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Serata con il basilico e il pesto de Il Bettolino e la cucina del Camelot Bistrot

La cooperativa sociale Il Bettolino di Reggiolo da anni produce basilico con il sistema idroponico, presso l’impianto di cogenerazione di Sabar. Questo prodotto, di ottima qualità, è commercializzato nella grande distribuzione cooperativa (Coop, Conad e Realco) con il marchio “Amici in campo”. Dallo scorso anno, grazie alla sensibilità di Coop Liguria è iniziata una collaborazione con la Stemarpast di Genova per la produzione del pesto alla genovese “Amici in campo”. Proprio nelle settimane scorse è partita una iniziativa di promozione del pesto del Bettolino nella rete distributiva Coop, attraverso il Distretto Adriatico.

“Lo scorso anno – spiega il presidente della cooperativa Eber Bianchi – avevamo invitato un grande chef, Gianni D’Amato del Rigoletto di Reggiolo, ad inventare alcuni piatti con il nostro basilico e il pesto. Quest’anno abbiamo voluto legare ancora di più la nostra produzione ai temi della solidarietà, con il coinvolgimento di un’altra cooperativa sociale, attiva come noi nel settore dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate”. La cena con un menu ispirato al basilico e al pesto prodotti dal Bettolino si è tenuta infatti ieri sera al Camelot Bistrot di Pratofontana, gestito dalla cooperativa sociale Camelot. I piatti sono stati preparati dagli chef Wilson Blasi, dell’Associazione Reggiana Cuochi, e Diego Malmassari, che è anche presidente di Camelot. I vini, prodotti dalle cooperative siciliane di Libera Terra, sono stati scelti e commentati da Sabrina Lorenzini-Baracchi, dell’Associazione Italiana Sommeliers. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Legacoop Reggio Emilia.

Prima della cena il presidente Eber Bianchi ha illustrato le attività produttive del Bettolino e i risultati sociali, che sono di tutto rilievo. La cooperativa, che opera per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, ha raggiunto un fatturato nel 2010 di 2.657.000 euro, in sensibile aumento sul 2009. Oggi trovano occupazione al Bettolino 26 soci svantaggiati, che rappresentano il 58% della forza lavoro: sono percorsi che permettono alle persone inserite un pieno recupero della dignità sociale, rendendola padrona del proprio futuro, anche grazie all’indipendenza economica. Per noi – spiega Bianchi – è un risultato molto importante, rafforzato anche da una presenza di contratti di lavoro a tempo determinato in misura del 79%. Oltre alle attività produttive, la cooperativa ha stipulato convenzioni con i Comuni del Distretto di Guastalla e di Correggio e con il Dipartimento di Salute Mentale per l’inserimento di persone disabili in cooperativa al fine di attivare percorsi di inserimento socio-terapeutici riabilitativi. La cooperativa è nata nel 1991 ed opera nei comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, e Reggiolo. L’attività principale del Bettolino è oggi concentrata nella produzione di basilico e piante aromatiche. La cooperativa è anche certificata ISO 14001 (certificazione ambientale). Altre attività sono la coltivazione e commercializzazione di fiori, lavori di assemblaggio, la manutenzione di verde pubblico e privato e la gestione di isole ecologiche e lo spazzamento di suolo pubblico.

Dopo Eber Bianchi ha portato il suo saluto la presidente della Provincia Sonia Masini, che ha indicato il lavoro del Bettolino come esempio anche in Europa “I risultati di questa cooperativa ci dicono che certe barriere sociali ed economiche si possono abbattere. La presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli ha sottolineato l’importanza sociale ed economica delle cooperative che svolgono attività di inserimento lavorativo, e la loro capacità di lavorare in rete. Erano presenti all’evento, tra gli altri, i sindaci Guastalla, di Reggiolo e di Fabbrico, numerosi dirigenti della grande distribuzione cooperativa e di aziende che collaborano con il Bettolino, soci e dirigenti della cooperativa, rappresentanti di alcune importanti cooperative reggiane.

Di alto livello e molto apprezzato il menu tutto incentrato sul basilico e sul pesto alla genovese, che prevedeva tra l’altro un involtino di melanzana con carpaccio di pesce spada uvetta pinoli e pesto; il salmone con panatura di basilico su salsa di iogurt e balsamico; cruditè di scampi con olio al basilico e basilico tritato; una zuppetta di fagioli, branzino vongole gamberi cozze e olio al basilico e aceto balsamico, una versione innovativa di spaghetti con il pesto genovese; la suora di manzo a vapore al vino rosso, con olio al basilico.

















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