Arte visiva e letteratura s’incontrano alle Prigioni del Castello per la serata/anteprima de “La Fortezza delle donne”. Giovedì 21 luglio, alle 21, il narratore Simone Maretti, leggerà La governante- L’allegra storia di un cadavere di Edouard Osmont, nell’edizione illustrata dalla grafica Sara Gavioli, tra le protagoniste della mostra inaugurata lo scorso 3 luglio e che sarà visitabile per tutto il mese.
Il reading, con accompagnamento musicale, sarà preceduto dalla lettura di Ho sposato Miss follia, novella nera di Giorgio Scerbanenco, tra i massimi esponenti del giallo italiano del Novecento. Il reading durerà circa 30 minuti. Ingresso libero.
La governante: la trama.
Un omicidio. Del tutto involontario, ma pur sempre un omicidio. Vittima la governante. I rimorsi, il senso di colpa, ma sopra tutto inquietanti preoccupazioni. Chi rifarà il letto? Chi pulirà la casa? Chi luciderà le scarpe?
E poi la governante era giovane e bella. Allusioni, pettegolezzi, maldicenze, e addio reputazione! Bisogna assolutamente far sparire il cadavere.
Devota, devotissima anche da morta, la governante esaudisce il desiderio. Fin troppo!
Ed ecco il corpo senza vita scomparire inspiegabilmente dal baule nel quale era stato nascosto. Sconcerto e stupore diventano sgomento e panico quando riappare nel letto. Ma non è finita. Di nuovo svanisce, ma solo per sbucare dal comodino per poi eclissarsi ancora, e ancora, devotissimo, riapparire e dileguarsi in ogni angolo della casa, in ogni momento della giornata.
Una vorticosa girandola di situazioni assurde, surreali, nelle quali l’estro visionario di Osmont riesce continuamente a stupire e a strappare il sorriso. Un humor nero straripante, incontenibile, che a dispetto dei suoi cento anni è ancor oggi vivo e vitale.
Uscito il 7 luglio 2010. Titolo: La governante. Allegra storia di un cadavere devoto. Autore: Edouard Osmont. Illustratrice: Sara Gavioli. Editore: Orecchio Acerbo. Euro: 15.00. Note: da 9 anni.
L’autore: Edouard Osmont (1855-1909).
Conosciuto all’epoca anche con lo pseudonimo di Blaise Petitveau, Edouard Osmont è fa parte di quel gruppo di scrittori francesi che alla fine del diciannovesimo secolo a Parigi frequentarono il cabaret di Montmartre, “Le Chat Noir”, rivoluzionarono la letteratura umoristica e regalarono a giornali come “Le Rire”, “Le Sourire” o “Fantasio” racconti, novelle o articoli di cronaca attraversati da una forza e uno spirito pungente raramente eguagliato negli anni a venire. Nella storia della letteratura si trovano i nomi di alcuni umoristi di quell’epoca, come Alphonse Allais, Courteline o Jules Renard, ma del tutto in ombra è stato lasciato un gruppo di “petits maîtres du rire” che avrebbero meritato ben più che l’oblio. Probabilmente anche perché alcuni scrissero sotto la firma “Anonimo” racconti che potevano tener testa per immaginazione e comicità a quelli di Allais. Fra questi nomi dimenticati, quello di Edouard Osmont è, senza alcun dubbio, il più stravagante.
L’illustratrice: Sara Gavioli (imagine)
Nata nel 1983 a Carpi, dove vive e lavora. Dopo essersi laureata in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Verona, ha cominciato ad appassionarsi all’illustrazione, ottenendo nel 2009 il titolo Master di primo livello in illustrazione per l’Editoria, presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, organizzato dall’associazione culturale “FabbricadelleFavole”. Nel 2007 ha ricevuto una menzione al merito dalla giuria “Mostra SilentARTmovies Mutevole Muto” ad Aosta. Nel 2008 è stata selezionata al concorso internazionale Lucca Junior. Nello stesso anno ha vinto il concorso “Immagini per una favola” di Pasiano, con le illustrazioni per il libro “Il povero Leo senza criniera”. Nel catalogo di Orecchio Acerbo: La governante di Edouard Osmont (2010), il suo libro d’esordio come illustratrice.
Giorgio Scerbanenco
Considerato uno dei migliori scrittori italiani del genere poliziesco, Giorgio (Vladimir) Scerbanenco nacque nel 1911 a Kiev, in Ucraina, da madre italiana e padre ucraino. Giovanissimo si trasferì in Italia, inizialmente a Roma e in seguito a Milano e dopo aver interrotto gli studi per ragioni economiche cambiò diversi lavori.
In un secondo momento iniziò a collaborare con periodici femminili, dapprima in qualità di correttore di bozze, poi come autore di racconti e romanzi rosa, arrivando a ricoprire importanti incarichi redazionali e direttivi in alcuni settimanali femminili come «Novella», «Bella», «Annabella». Su quest’ultimo tenne la famosa rubrica La posta di Adrian.
Il suo esordio nel mondo del giallo avvenne nel 1940, con il poliziesco Sei giorni di preavviso, il primo di una serie che fu nuovamente pubblicato in Cinque casi per l’investigatore Jelling: il protagonista è un archivista della polizia di Boston, Arthur Jelling, per l’appunto.
La fama nazionale e internazionale, tuttavia, per Scerbanenco arrivò con la serie che ha come protagonista Duca Lamberti, figura al centro di quattro romanzi, tre dei quali portati sullo schermo rispettivamente da Fernando di Leo, Duccio Tessari e Yves Boisset. Traditori tra tutti (1966), il secondo di questi romanzi dopo Venere Privata, nel 1968 vinse il Grand Prix de Littérature Policière.
Il 27 ottobre del 1969, Scerbanenco morì improvvisamente a Milano, al culmine del suo successo italiano ed europeo.
Nel 1970, nella serie Suspence di Longanesi, uscì Al servizio di chi mi vuole, primo e unico romanzo d’una serie che avrebbe dovuto avere come protagonista la figura d’un “para” italiano, Ulisse Orsini, soldato di ventura.
Scerbanenco fu autore prolifico di romanzi e racconti, molti dei quali confluiti in raccolte.
Simone Maretti.
Nato nel 1974, a Mirandola, laureato in Filosofia presso l’Università di Bologna, fin da bambino ha sempre amato la lettura. Una passione che ha trasformato in una professione. Maretti legge il riassunto o la trama di un romanzo, di un racconto o di un’opera teatrale in maniera espressiva e accattivante; un modo per stimolare e avvicinare il pubblico alla lettura e alla scoperta del mondo letterario.