In questi giorni ricorre il decennale del G8 di Genova, quando, contestualmente allo svolgimento della riunione dei maggiori paesi industrializzati, si ebbe quella che secondo la definizione di Amnesty Internetional è a tutt’oggi “la più grande sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”.
Un ragazzo, Carlo Giuliani, ucciso per un colpo d’arma da fuoco, centinaia di manifestanti provenienti da tutto il mondo aggrediti violentemente per le strade, l’assalto alla Scuola Diaz, i pestaggi nella Caserma di Bolzaneto. Questo è quello che è avvenuto e che, nonostante il tempo passato, non può essere dimenticato.
Chi in quei giorni impartì gli ordini alle forze armate è ancora ai massimi livelli, nessuno ha mai chiesto scusa e soprattutto, come ha scritto il procuratore Luciano Di Noto, “nessuno s’è ancora assunto la responsabilità politica di quei momenti terribili”.
Non lo ha fatto l’allora ministro degli interni Claudio Scajola, che ammise di avere ordinato alle forze di polizia di sparare sui manifestanti per poi ritrattare confusamente: Scajola è stato premiato con altri ruoli di rilievo, e mantiene ancora una forte influenza sul principale partito di governo. Non lo ha fatto nemmeno l’onorevole Gianfranco Fini, allora vicepremier, che nella centrale di comando di Genova coordinava le operazioni militari e oggi occupa la poltrona di Presidente della Camera, accreditato da molti come leader politico avveduto e “moderno”.
Nonostante i vari processi che si sono succeduti in questi anni nessuno ha veramente pagato per quello che è successo. La ricorrenza che cade in questi giorni deve essere un’occasione per tornare a chiedere chiarezza, perché quello che è accaduto non succeda mai più. A quell’epoca risale anche una maggiore intensità del mio impegno politico e culturale. L’idea di un altro mondo possibile e di una rivitalizzazione dal basso della partecipazione democratica devono restare a tutt’oggi stelle polari per l’azione quotidiana.
(Thomas Casadei, Consigliere regionale PD Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna)