In relazione ai nuovi ed odierni fatti di cronaca che hanno riportato alla ribalta gravi ipotesi di mala amministrazione, il Presidente di ALAC Andrea Tolomelli, ritiene opportuno tornare sulla questione ricordando anzitutto quelle tre semplici linee guida da seguire per una corretta gestione contabile del Condominio:
le cosiddette
tre regole per lavorare con letizia nel Condominio
affinché i condomini possano autonomamente e semplicemente tutelarsi, nel rispetto di quel fondamentale ed insostituibile rapporto di fiducia che deve sussistere tra Amministratore e propri amministrati:
1. Il rendiconto a consuntivo d’esercizio deve essere predisposto in maniera tale da evidenziare fornitori, fatture ed importi contabilizzati; le fatture non pagate ma inserite a bilancio per competenza, devono essere appositamente evidenziate come tali.
2. Nei Condomini complessi, o con ingenti spese (specie per il riscaldamento comune) il consuntivo d’esercizio è opportuno sia accompagnato da una sorta di “stato patrimoniale” ove risultino le fatture ancora da saldare e la “quadratura” con il saldo del conto corrente intestato al Condominio.
3. Tutti i giustificativi del consuntivo devono essere tenuti ordinatamente a disposizione dei condomini o dei loro Consiglieri i quali potranno così eseguire con estrema semplicità dei controlli mirati anche rivolgendosi direttamente ai fornitori del Condominio.
Occorre poi sottolineare che:
La nostra Associazione vincola gli iscritti con un ferreo regolamento deontologico che gli impone di impostare i rapporti con i condomini sulla base della più assoluta trasparenza e diligenza professionale.
È fondamentale la professionalità dell’Amministratore ed il rapporto di fiducia che necessariamente deve sussistere tra questi ed i propri amministrati, di conseguenza, a tutela dello stesso rapporto di fiducia, auspichiamo che la magistratura si occupi con priorità dei fatti sottopostigli ed arrivi al più presto all’accertamento della verità ed alla condanna dei colpevoli. Punizioni severe e rapide potranno essere un valido deterrente a tali fenomeni di inaudita gravità soprattutto in un periodo di difficili condizioni economiche come questo, posto che, molte famiglie dovranno così sostenere ingenti costi già pagati.
Auspichiamo un intervento di riforma sull’attività dell’Amministratore, in modo tale da prevedere un ente di controllo e riferimento, affinché innanzi a sospetti di comportamenti illeciti possano attivarsi pronti sistemi di controllo e verifica, ad esempio riferendosi alle Camere di Commercio (come indicato negli ultimi progetti di riforma del Condominio).