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L’Emilia e una notte 2011: sabato 16 luglio ultima serata con Compagnia Biancofango, Angelo Romagnoli e il concerto per violoncello solo

Sabato 16 luglio 2011 ultimo appuntamento della rassegna L’Emilia e una notte ideata e promossa dalla Corte Ospitale di Rubiera: alle ore 21 apre la serata la Compagnia Biancofango con lo studio di Porco Mondo, drammaturgia di Francesca Macrì e Andrea Trapani, con Andrea Trapani e Aida Talliente, regia di Francesca Macrì. Lo spettacolo racconta di un uomo e di una donna, chiusi in una stanza, che allo stesso tempo è gabbia e tomba: la donna è una Marilyn da quattro soldi che celebra per il suo uomo la festa di Natale; l’uomo è accecato da desideri e sensi di colpa che si mischiano a velocità inaudite e scopre, sulla sua pelle, che a volte amare significa divorare. Lui è lì e non è lì, è lì e vorrebbe essere altrove, è lì e pensa ad altro. E quando si accorge che non doveva fuggire così tanto, che la quotidianità non è transito o apnea, ma vita, è troppo tardi. Non c’è tempo per lo stupore. Forse solo per la paura.

E noi, quando usciamo dal teatro, li immaginiamo lì, al centro di quella camera bianca, senza porte. Su un pavimento quasi a scacchi, bianco e nero. E davvero non si capisce chi sia più vivo e chi sia più morto. Dopo tanto strepitare, finalmente, il silenzio. Nessuno sembra essersi accorto di niente. Noi li guardiamo, da lontano, e pensiamo: quanto è feroce, quanto è accecante la sensualità delle vite disperate.

A seguire, alle 22.30, Angelo Romagnoli presenta l’anteprima dello spettacolo Non leggete i libri, fateveli raccontare, liberamente ispirato all’opera di Luciano Bianciardi, regia di Francesco Pennacchia, produzione Compagnia Pennacchia Romagnoli/laLut. Non leggete i libri, fateveli raccontare consiste in sei lezioni scritte da Luciano Bianciardi con criterio scientifico, dedicate non soltanto a giovani con ambizioni spropositate rispetto ai loro mezzi, ma anche ai vecchi leoni dell’impresa culturale, ai maturi ‘operatori ’ e agli intellettuali affermatissimi che tappezzano la Penisola.

E ad uso di tutti gli altri, gli sprovveduti, che nel mondo delle Muse non riescono a viverci, e ancora non hanno capito il perché.

Luciano Bianciardi ha speso la vita a parlare di italica viltà, delle gioiose nefandezze dell’italiano che vuole arrivare ovunque e comunque – l’italiano inteso anche come lingua.

La sua lingua maremmana è un gioco di prestigio che gioca al desueto, punge all’improvviso e a tradimento come un chiodo arrugginito sulla spiaggia. I suoi personaggi risuonano nella testa del lettore con la voce dei grandi personaggi amari della commedia all’italiana che si muovono in quel perimetro linguistico-esistenziale che giace tra Flaiano, Gadda e Pietro Germi.

Bianciardi si inventa una maschera d’intellettuale di provincia nella grande Milano che si prende la briga di farsi narratore di una realtà scalena e di masticare con pazienza il bolo delle sue incongruenze. Con stupore egli guarda quelli che contano i denti della belva che li divora, mentre ne sdegnano le carie.

Chiude la serata e la rassegna a mezzanotte circa nella chiesa della Corte Ospitale il concerto per violoncello solo con Giovanni Ricciardi, e con la partecipazione della performer Daria Menichetti.

Il costo dei biglietti di ingresso va da 5 euro a 10 euro. Riduzioni per soci Coop, soci Arci, studenti universitari di Modena e Reggio Emilia.

Tutte le sere di spettacolo, all’interno della Corte Ospitale, è attivo un servizio bar a cura di Oh Perbacco!

La Corte Ospitale è aperta al pubblico a partire dalle ore 20.

L’Emilia e una notte 2011 è inserito all’interno di Mappe Narranti, un’iniziativa della Provincia di Reggio Emilia.

Informazioni e prenotazioni presso La Corte Ospitale di Rubiera, in via Fontana 2, tel. 0522 621133, ufficiostampa@corteospitale.org, segreteria@corteospitale.org, www.corteospitale.org

















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