Leggiamo con preoccupazione sulla stampa l’intervista rilasciata dal Sindaco di Mirandola Maino Benatti il 10 luglio scorso in cui afferma senza mezzi termini che “con la chiusura dell’ospedale di Finale Emilia sarà rafforzato il ruolo centrale del nosocomio mirandolese”.
In campagna elettorale tutte le forze politiche hanno sostenuto la necessità di potenziare l’ospedale finalese, e lo stesso Ferioli ne ha fatto un punto qualificante del proprio programma.
Ora apprendiamo, peraltro dal Sindaco di un’altra città, che le decisioni sembrano già prese, ancora una volta a scapito dei finalesi.
Chiediamo dunque al Sindaco Ferioli e all’Assessore alla sanità Stipa, che peraltro è medico in servizio presso le strutture sanitarie dell’area nord, se si sono accorti delle dichiarazioni del Sindaco di Mirandola, se sono al corrente di tali deleterie scelte e, in ogni caso, come intendono muoversi per difendere il diritto alla salute dei cittadini finalesi.
Sono giornate cruciali queste, in cui si decide il futuro della sanità modenese. Invitiamo pertanto gli amministratori finalesi, quando si parla di sanità, a non dimenticare mai che Finale Emilia è il Comune della provincia più lontano dai principali ospedali: 30 minuti (21 Km) da Mirandola, 54 minuti (43 Km) dal Policlinico di Modena, 60 minuti (47 Km) dall’ospedale di Carpi e 65 minuti (54 Km) dall’Ospedale di Baggiovara, la struttura candidata a diventare il principale punto di riferimento per la salute dei modenesi.
Finale Emilia non può perdere il proprio ospedale e per parte nostra saremo in prima fila, anche organizzando mobilitazioni popolari, per difendere il nostro presidio ospedaliero.
(Stefano Lugli, Luciana Reggiani – Lista Civica Sinistra per Finale Emilia)
