Firmato in modo unitario l’accordo che chiude la vertenza Snatt/Gfe. È accaduto il 13 luglio, dopo una lunga trattativa. Accanto all’impegno di lotta dei lavoratori è stato decisivo il contributo di tutto il sindacato provinciale e regionale Cgil Cisl Uil, delle centrali cooperative e la regia delle Istituzioni, Regione e Provincia.
Due i punti qualificanti dell’accordo:la risposta occupazionale in tempi brevi per una parte dei lavoratori all’interno dei cantieri Snatt e l’impegno delle centrali cooperative ad operare per la ricollocazione dei restanti lavoratori all’interno delle proprie imprese associate a fronte di opportunità di lavoro, con la garanzia da parte della Regione Emilia Romagna a prorogare gli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2011 per accompagnare i lavoratori nel passaggio dalla disoccupazione al lavoro certo.
“La Cisl di Reggio – interviene Margherita Salvioli Mariani, segretaria generale della Cisl di Reggio Emilia – ha partecipato ai confronti avviati dagli Enti Pubblici sulla vertenza Gfe avendo presente due obiettivi: una soluzione occupazionale per tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro e l’avvio di un confronto per il superamento di contratti nazionali diversi da quelli firmati da Cgil Cisl Uil, che prefigurano un mercato del lavoro in cui la riduzione dei costi è scaricata sui salari dei dipendenti”.
“Rispetto a questo secondo obiettivo – continua Margherita Salvioli Mariani – l’accordo vede l’assunzione, da parte di Snatt, dell’impegno ad avviare un processo che porti alla parificazione dei differenziali economici tra il contratto Unci e quello firmato da Cgil Cisl e Uil. Non vede invece il riconoscimento del contratto nazionale Logistica-Trasporti Cgil Cisl Uil. Per questo motivo la Cisl, nel ringraziare la Regione e la Provincia per il contributo dato, chiede alle stesse che convochino al più presto un tavolo provinciale e regionale con l’obiettivo di trovare una soluzione al problema del dumping contrattuale nel settore del facchinaggio e dei trasporti”.
“E’ più che mai necessaria – conclude la segretaria – la regolamentazione del settore che attraverso la legalità e il riconoscimento della dignità dei lavoratori eviti il ripresentarsi di situazioni analoghe a quella che ha portato ad una vertenza pesante come quella di Gfe”.
