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Hera Modena potenzia la depurazione per 6 mila abitanti

Hera realizza una nuova opera pubblica tra Portile e Vaciglio. Più qualità nella depurazione a Modena. Con l’opera avviata in questi giorni, Hera ottimizzerà il sistema impiantistico della rete fognaria, garantendo nel contempo il trattamento più efficace delle acque di scarico e maggiore efficienza dell’infrastruttura. I tecnici della multiutility hanno, infatti, intrapreso i lavori per collegare la rete fognaria della frazione di Portile con quella del comune capoluogo. Alla conclusione delle attività, prevista entro la fine dell’anno, sarà possibile dismettere l’impianto ormai obsoleto oggi attivo proprio a Portile, convogliando le acque reflue che vi afferiscono al più ampio e moderno depuratore di via Cavazza a Modena.

Obiettivo: efficienza energetica, qualità ambientale e sviluppo urbano.

Meno impianti, ma più efficienti ed efficaci: è questo il senso dell’investimento di Hera. Il depuratore di Portile fu realizzato nel 1983 e poi ampliato nel 1990. Oggi riceve gli scarichi degli abitanti di Portile e dell’area circostante per un totale di circa 6 mila abitanti ma è un impianto ormai obsoleto, con una capacità di trattamento dei reflui quasi satura e un abbattimento dei pincipali inquinanti che nel 2010 è stato attorno al 70%. Il più moderno depuratore di Modena è, invece, in grado di abbattere oltre il 90% dei principali inquinanti presenti nei reflui urbani e ha consumi energetici, a parità di portata trattata, inferiori di circa il 40%. Nello stesso polo impiantistico, in più, è anche presente una linea per il trattamento dei fanghi di depurazione: non sarà più necessario, quindi, il trasporto di queste sostanze a Modena, con conseguente riduzione anche delle emissioni dovute al traffico veicolare. L’impianto Hera di via Cavazza non è solo tecnologicamente più avanzato, ma ha anche una capacità di trattamento residua che potrà assicurare la sostenibilità dello sviluppo urbano, supportando le necessità di servizio dovute agli eventuali nuovi insediamenti in queste aree più distanti dal capoluogo. Con la chiusura dell’impianto di Portile, infine, non saranno più immesse le acque depurate nel torrente Tegagna, poi Tiepido e fiume Panaro, preservando ulteriormente un bacino idrico particolarmente pregiato.

L’opera nel dettaglio: 3,4 km di nuova rete verso il depuratore di Modena.

La nuova condotta in corso di realizzazione è lunga circa 3,4 km e rappresenta uno dei più importanti investimenti sulle fognature che Hera eseguirà nel 2011 all’interno della pianificazione d’ambito dell’ATO di Modena. Dalle campagne di Portile si snoderà con una tubazione in PVC di diametro 50 centimetri su via per Castelnuovo Rangone, a fianco della strada, attraversando il torrente Grizzaga e l’Autostrada, fino a via Bellaria. Da qui, sempre in fregio alla strada, una condotta di calcestruzzo di diametro 80 centimetri arriverà fino a Vaciglio, dove sarà collegata alla rete fognaria della città. Quest’opera, del valore di circa 700 mila euro, permetterà di convogliare le acque reflue provenienti da Portile fino al depuratore di via Cavazza a Modena, collegando tra l’altro alla rete fognaria numerose case sparse attualmente non servite.

Gasparetto: “un’infrastruttura moderna che contribuisce alla competitività del territorio”.

“Con questo nuovo intervento – spiega Roberto Gasparetto, direttore Hera della Struttura Operativa Territoriale di Modena –, proseguono le azioni per lo sviluppo di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente, che contribuisce a tutelare l’ambiente e a migliorare la competitività del territorio modenese”.

















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