sabato, 14 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbienteLegambiente Reggio: 'Nessun controllo sul Fiume'





Legambiente Reggio: ‘Nessun controllo sul Fiume’

“Non è affatto sconcertante quanto sta accadendo sul fiume in questi giorni – dichiara Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia – visto che manca ogni tipo di controllo come abbiamo già denunciato dal 2002 ad oggi: all’inizio era il furto di sabbia a creare i maggiori problemi all’ecosistema fluviale, per fortuna oggi drasticamente ridotto, poi è stata la volta della pesca al siluro, che si è portata dietro i campeggi abusivi e i pescatori dell’Est Europa, che la attuano in modo massiccio, predando non solo il siluro ma quanto trovano nel fiume e finisce nelle loro reti o soccombe sotto l’effetto degli elettrostorditori. Un effetto non secondario di questo mercato è l’incetta di barche che viene fatta sulle sponde del fiume, sia per la pesca stessa che per essere rivendute in altri paesi. Questo lo abbiamo più volte denunciato durante Operazione Po, la campagna annuale di Legambiente sullo stato del fiume, mettendo anche in evidenza la lottizzazione del fiume avvenuta fra i tedeschi e gli ungheresi, che si sono spartiti il nostro corso d’acqua. Per far pronte a questa situazione l’ex presidente della Provincia di Mantova Fontanili ha regalato un’imbarcazione veloce alla Guardia di Finanza e ha messo delle telecamere che sorvegliano il fiume sui ponti, un segnale chiaro per dare il proprio contributo alla sorveglianza. Nulla di questo è stato fatto dalla nostra Provincia, già molto in difficoltà politicamente sulla spinosa questione delle escavazioni di sabbia dal fiume ad inzio degli anni 2000, tant’è che dopo la prima operazione dei vigili provinciale che portò all’apertura della prima inchiesta, questi operatori non sono più stati mandati sul fiume. Soprende pertanto quanto dichiara il comandante Alessandro Merlo – corpo che è dotato di una imbarcazione veloce ferma da anni nei magazzini di via Lombroso- circa la vigilanza sul fiume, quando è noto che, al di là delle competenze territoriali, non si è mai adoperato per una fattiva attività di sorveglianza.

E’ ora – conclude Becchi – che l’ Assessore all’Ambiente della provincia metta in condizioni i suoi vigili di operazione sul fiume o faccia altrettanto con forze dell’ordine disponibili in questo. Molte delle attività sul fiume non possono prescindere dalla sicurezza e da una certezza di controlli, togliendo il fiume da quello stato di limbo in cui si trova, come se non appartenesse a nessuno”.

















Ultime notizie