Dopo aver preso visione del nuovo PAL (piano attuativo locale), ci chiediamo come la consigliere regionale Palma Costi, abbia potuto dire, neanche due anni fa, che i conti dell’AUSL erano perfetti e senza alcun buco di bilancio. Le soluzioni proposte da questo piano vanno in tutt’altro senso e farne le spese saranno i cittadini, soprattutto quelli lontani dai grandi centri. Su temi come salute, non si dovrebbe badare a spese soprattutto quando il tempo è fondamentale. L’AUSL risponde centralizzando 3 ospedali e riducendo quelli lontani, come ad esempio Mirandola e Pavullo ad ospedali di frontiera definiti dal PAL stesso “di prossimità”. In pratica si vuole ridurre questi fondamentali ospedali a serie di ambulatori con qualche posto letto e nulla più… Così facendo non solo si mette a repentaglio la vita delle persone che in caso d’urgenze si vedranno costrette a fare almeno 40Km (60 da Finale che ricordiamo verrà trasformato in “casa della salute” ovvero chiuso al contrario di quanto promesso dal neo Sindaco in campagna elettorale), ma non si capisce come si possa pensare di collassare 2 ospedali (Baggiovara e Policlinico) e saturare Sassuolo e Carpi (quando verrà ammodernato!). Dato che il punto focale dei dirigenti AUSL è quello di ridurre le spese, dovrebbero iniziare a pesare a quantomeno, ridursi lo stipendio, visto lo spreco di denaro, che come sommo esempio ha l’incredibile, inutile vicinanza di due ospedali (Baggiovara e Sassuolo) e il grave stato d’abbandono degli ospedali di Mirandola e Castelfranco, fallimento che si può leggere anche sul PAL stesso dove riporta testualmente: “un contesto locale che non ha ancora pienamente assorbito ed assestato i costi di start-up dei nuovi ospedali”. Insomma i cittadini dovranno pagare le inefficienze di chi fin’ora ha “diretto un’azienda” fondamentale per il territorio, dandosi come priorità l’aspetto politico anziché quello del servizio. Capitolo a parte il volontariato, la nostra provincia ha sempre dimostrato di saper esprimere grande solidarietà mettendosi al servizio della cittadinanza per sopperire a quei buchi lasciati dall’AUSL e dai comuni, ebbene, per ringraziarli, non solo si vedranno costretti a dover far fronte a tratte più lunghe rischiando di veder così vanificato il loro preziosissimo lavoro a causa di mezzi e uomini sempre più occupati ma dovranno anche gestire costi di gestione sempre più alti. Un altro schiaffo ai cittadini della provincia, che La Destra non intende fa passare inosservato.
(Francesco Malavasi, Resp. La Destra sez. Bassa Modenese)