Il consigliere regionale Gian Guido Naldi (Sel-Verdi) ha chiesto in un’interrogazione a risposta immedia in aula quali siano gli orientamenti della Giunta regionale in merito ai criteri che devono regolare la procedura di rinnovo delle cariche nelle società partecipate. Il consigliere, prendendo spunto dal dibattito in corso per la possibile sostituzione dell’attuale presidente dell’Aeroporto di Bologna Giuseppina Gualtieri, ha evidenziato che “negli ultimi quattro anni” lo scalo bolognese “ha superato un lungo periodo di crisi conseguendo ottimi risultati”. Naldi ha chiesto quindi se la Regione condivida l’assunto che, nel rinnovo di tali nomine, deve essere data assoluta priorità alla valutazione dei risultati ottenuti o mancati e se non ritenga che sia “sbagliato” per l’Azienda, oltre che contraddittorio sia sul piano del riconoscimento del merito professionale, sia su quello del rispetto delle pari opportunità, procedere alla sostituzione dell’attuale presidente, viste le “reiterate pressioni” in tal senso esercitate dalla Camera di Commercio.
“Giudizio positivo sulla gestione e sulla presidente” sono stati espressi dall’assessore ai trasporti Alfredo Peri, che, rispondendo al consigliere, ha evidenziato come, nell’interrogazione, ci siano valutazioni da condividere sui risultati raggiunti dall’aeroporto di Bologna. E’ evidente che l’interesse della Regione è quello di garantire che la società e la funzionalità della struttura continuino sulla strada intrapresa e si sviluppino nel futuro, tenendo in considerazione, in primo luogo, ciò che è utile allo scalo felsineo. Non esistono – ha aggiunto – altri criteri al di là della funzionalità dell’aeroporto e non spetta alla Regione porre vincoli o veti, ma trovare accordi con gli altri soci sulla base di valutazioni concrete.
Una risposta “estremamente prudente sulla valutazione dei fatti attuali” – ha replicato Naldi – che, pur riconoscendo l’apprezzamento per quanto è stato realizzato per l’aeroporto, non sembra tenere in grande considerazione il merito quando serve, pur perseguendolo a parole. La Camera di Commercio – ha aggiunto – non è proprietaria dell’aeroporto e non può fare e disfare a suo piacimento.