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I More Modena Racing ai Mondiali Universitari Formula Student

Si stanno per accendere i motori del bolide del team MMR – More Modena Racing dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che tra qualche giorno scatterà al semaforo verde del mitico ed evocativo circuito automobilistico di Silverstone nel Regno Unito, dove è ospitata, dal 13 al 17 luglio, la manifestazione ‘Formula Student 2011’. Si tratta di un vero e proprio campionato mondiale tra squadre universitarie, riservata a modelli di monoposto progettati, costruiti e guidati interamente dagli studenti.

Quella di Silverstone non sarà tuttavia l’unica prova affrontata del team modenese: a settembre tenterà la sfida della Formula SAE Italy, a Varano De’ Melegari (Italia), mentre in ottobre sarà chiamata al rettilineo di partenza della Formula SAE Spain, a Barcellona (Spagna). I requisiti previsti dagli organizzatori rimarranno più o meno gli stessi, cambierà solo il Paese che ospita l’evento ed il numero di squadre partecipanti. Quella in Inghilterra rimane, comunque, la gara più significativa e selettiva a livello europeo, sia per ragioni storiche (è stata la prima), sia per il numero di team (più del doppio delle altre due competizioni in Italia e Spagna), provenienti da ogni parte del mondo, Australia ed India comprese.

Per gli studenti universitari modenesi della Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari”, quello di Silverstone è un appuntamento ormai entrato ormai nella tradizione del calendario e dei programmi di questa facoltà, trattandosi dell’ottava partecipazione consecutiva, sempre con monoposto diverse. Le attese che si addensano alla vigilia su questa partecipazione sono tante, anche perché i ragazzi dell’Ateneo modenese-reggiano sono entrati nel novero dei migliori team, dopo il nono posto assoluto (su 81 partecipanti) conquistato nel 2008, che è stato miglior piazzamento di sempre raggiunto da una rappresentativa italiana.

Sono 16 gli studenti che partiranno per questa competizione e che avranno la responsabilità di rappresentare durante i giorni di gara tutti i 40 colleghi che hanno collaborato al progetto. Toccherà a loro il compito di confermare e, auspicabilmente, migliorare i buoni risultati delle precedenti partecipazioni, avendo il pesante fardello di essere non solo i “portacolori” di una terra nota nel mondo come <Motor Valley>, dove – ancora una volta – si conferma quanto sia radicata la passione motoristica e, più in particolare, per i veicoli, ma anche di tenere alto il prestigio di un nome che ha fatto la storia delle corse automobilistiche.

“Sin dalle primissime edizioni di Formula Student, gli studenti della nostra Facoltà, in particolare gli allievi dell’Ingegneria Meccanica e dell’Ingegneria del Veicolo – commenta il Preside della Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” prof. Giuseppe Cantore – si sono dedicati con impegno e passione a partecipare a questa iniziativa ottenendo risultati sempre lusinghieri, e raggiungendo anche il miglior piazzamento assoluto mai conseguito da un’Università italiana a questa competizione. La principale novità di questa edizione della Formula Student per il nostro Ateneo consiste in una radicale riorganizzazione del progetto. Assodata ormai l’altissima valenza educativa per gli studenti, la Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” ha compiuto quest’anno un notevole sforzo per cercare di integrare ancora meglio questa iniziativa nell’ambito dei corsi di laurea, in particolare in quello di Ingegneria del Veicolo. I docenti di varie discipline hanno infatti fornito insegnamenti specifici, o direttamente nell’ambito dei propri corsi, o fungendo da tutor nei progetti inerenti allo sviluppo della monoposto. Ciò ha permesso, anzitutto, un più proficuo trasferimento di conoscenze agli studenti, che si sono trovati ad applicare in modo concreto e sotto la diretta guida del docente le nozioni teoriche acquisite nei corsi. Inoltre, il lavoro degli studenti viene valutato e riconosciuto dai docenti alla stregua di un tradizionale esame: in tal modo si è cercato di limitare il ritardo nel curriculum degli studi che in passato finiva per affliggere gli studenti più entusiasti. Vorrei, inoltre, sottolineare come l’integrazione del progetto Formula Student nell’offerta formativa abbia comportato un enorme sforzo organizzativo da punto di vista didattico, reso possibile solo grazie al contributo di quasi tutti i docenti delle discipline portanti dell’Ingegneria Meccanica, senza dimenticare il supporto fondamentale che hanno saputo dare i colleghi dell’Ingegneria Elettronica. Iniziative come questa dimostrano l’importanza della multi-disciplinarietà ed il grande potenziale a cui questa Facoltà può attingere nel perseguimento di un intento comune. Ringrazio il Rettore, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e tutti gli altri che hanno creduto nell’iniziativa supportandola moralmente e materialmente. Ringrazio anche tutti gli studenti per darci l’opportunità di sognare di vincere con loro”.

Per mesi questi ragazzi e ragazze, forti delle precedenti esperienze trasmesse da quanti li hanno preceduti in questa avventura fin dal 2004, si sono attivati per creare un affiatato team automobilistico, denominato MMR – More Modena Racing, in grado di far scendere in pista – secondo il Regolamento – un prototipo a ruote scoperte per competizioni su circuiti asfaltati.

<Formula student> è una rassegna, organizzata dalla SAE – Society of Automotive Engineering e da ImechE (Istitution of Mechanical Engineers), che mette a confronto le capacità progettuali, e manageriali di un crescente numero di universitari, provenienti dalle più famose istituzioni accademiche di tutto il mondo.

Quest’anno si è ulteriormente allargato il campo della competizione, perché a scendere in pista saranno quasi 130 squadre. A difendere la bandiera dell’Italia nella classe regina ci saranno le vetture progettate dai team dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, del Politecnico di Torino e dell’Università di Bologna.

“Per il nostro Ateneo – afferma il Rettore prof. Aldo Tomasi – la partecipazione al Campionato Formula Student è ormai di una presenza di prestigio, visti i risultati sempre più incoraggianti ottenuti dai nostri ragazzi. Il loro entusiasmo ed il loro impegno, che comunque non li distrae dallo studio ed è sottratto piuttosto al loro tempo libero, meritano davvero di essere accompagnati in questa avventura dal sostegno tanto dei loro docenti, che dell’intero Ateneo e degli sponsor, che hanno compreso quanto questa partecipazione sia fondamentale per la crescita professionale di questi giovani. Preparandosi a questo confronto, studiando la vettura e le soluzioni più appropriate hanno modo di acquisire a livello professionale una competenza ed abilità straordinarie, che arricchiscono il loro bagaglio culturale e diventano un patrimonio prezioso per il nostro sistema di imprese. Siamo davvero orgogliosi di questi giovani e delle loro capacità e siamo grati a quanti hanno creduto ed investito in questo progetto di studio, in particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che da anni è schierata al nostro fianco per questa iniziativa, che si muove nel segno della ricerca e della innovazione”.

La classifica, che determinerà il team vincitore, scaturirà da una graduatoria finale di merito, redatta da una apposita commissione di gara che terrà conto del punteggio acquisito attraverso prove “statiche”, che valutano le caratteristiche tecnico/economiche del progetto (analisi tecnica dei componenti e dei sistemi installati in vettura; analisi dei costi; presentazione di un business plan), e prove dinamiche in pista (accelerazione sui 75 metri, velocità sul giro, agilità tra i birilli ), che includono anche una prova finale di durata (con annessa valutazione del consumo di carburante) per le vetture partecipanti alla classe regina.

La vettura

Lo spirito che ha animato il progetto portato avanti dal team “MMR” è quello di impiegare, per ogni singolo componente della macchina, la soluzione in grado di offrire il massimo rapporto tra beneficio e costo, concentrando però le risorse umane e finanziarie su quelle aree progettuali che hanno una maggiore rilevanza ai fini della prestazione finale della vettura. Ciò comporta evidentemente scelte difficili, ed uno sforzo progettuale molto più elevato ogni qual volta si impieghino tecnologie a basso costo, anziché sofisticate. Ne è un esempio il telaio: mentre la maggior parte dei concorrenti utilizzano monoscocche in fibra di carbonio, la stessa tecnologia che si adotta anche in Formula 1, il team di Modena si è orientato verso un tradizionale traliccio di tubi, ma scegliendo l’alluminio come materiale ed ottimizzando attraverso analisi al calcolatore il disegno del sistema. Il risultato finale è un telaio con un eccellente rapporto rigidezza-peso, ad un costo di quasi un ordine di grandezza inferiore rispetto ad una monoscocca in carbonio.

Il gruppo dei circa 40 studenti, che hanno lavorato intorno al progetto, sono stati supervisionati dal prof. Enrico Mattarelli, che, su incarico del Preside della Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” prof. Giuseppe Cantore e del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile prof. Alessandro Capra, ha anche avuto anche il compito di coordinare il contributo di numerosi colleghi docenti: il prof. Antonio Strozzi, il prof. Giovanni Sebastiano Barozzi, il prof. Carlo Innocenti, il prof. Luigi Rovati, il prof. Francesco Pellicano, gli ingegneri Elena Bassoli, Andrea Baldini, Matteo Giacopini, Francesco Leali, Fabio Pini, Enrico Stalio, Carlo Alberto Rinaldini, Stefano Fontanesi, Silvio Sorrentino, Matteo Vignoli. Ad essi si aggiunge il supporto all’attività progettuale fornito da Vincenzo Bellentani e il sostegno per le procedure burocratiche del personale tecnico-amministrativo, in particolare dell’ing. Rosario Giuffrida.

“Non nascondo che la sfida di quest’anno sia stata per me la più impegnativa, da quando ricopro il ruolo di Faculty Advisor, cioè dall’anno accademico 2004-05 – ricorda il prof. Enrico Mattarelli, docente di Motori a Combustione Interna presso la Facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” –. La riorganizzazione fortemente voluta dalla Facoltà, sul modello di quanto avviene in gran parte degli Atenei all’estero, ha infatti comportato per me l’assunzione di un ulteriore ruolo gestionale, oltre a quello tecnico. La nuova responsabilità ha purtroppo coinciso con un irrigidimento delle procedure amministrative, dovuto alle nuove normative in materia di Pubblica Amministrazione, che ha comportato un aggravio non indifferente al mio lavoro. Le cose che però non mi sono mancate sono state l’entusiasmo e la passione dei ragazzi, la collaborazione e la disponibilità di tantissimi colleghi, che desidero pubblicamente ringraziare. Parlando della nuova monoposto, invece, credo che il team abbia svolto un eccellente lavoro nello sviluppare il concetto di vettura ideato nella scorsa stagione, correggendo alcuni piccoli errori e curando con attenzione e professionalità tutti i dettagli del nuovo progetto. Come nel 2010, la monoposto 2011 ha ancora un telaio di tubi in alluminio ed acciaio ed un motore mono-cilindrico, ma risulta più leggera di circa 20 kg (-10%) ed ha una potenza di almeno un 15% superiore. Ciò è stato possibile soprattutto grazie all’adozione e all’ottimizzazione di un motore Husqvarna, direttamente derivato dalle competizioni SuperMotard. Quanto sia difficile adattare questo potente ma delicato motore alle esigenze della monoposto lo dimostrano i numerosi studi teorici, che hanno spaziato su praticamente tutti gli aspetti più rilevanti del progetto del propulsore, e anche le rotture verificatesi durante le prove sperimentali. D’altra parte solo l’adozione di soluzioni tecnologicamente al limite potevano permettere di migliorare un rapporto potenza-peso che già nel 2010 era di tutto rispetto. Tra queste innovazioni, oltre al motore, va ricordato il nuovo disegno del gruppo ruota, il cambio al volante elettro-attuato, lo studio aerodinamico delle pance per canalizzare al meglio il flusso d’aria verso il radiatore ed altri numerosi piccoli dettagli”.

Significativo ai fini della partecipazione studentesca al Campionato <Formula Student> l’apporto degli partner economici, che hanno reso possibile un’esperienza di questa portata particolarmente preziosa per gli iscritti di Ingegneria, e dei partner tecnici che, fornendo particolari meccanici di elevato valore tecnico, hanno creduto nel contenuto formativo di questo ambizioso progetto, oltre naturalmente a quello degli stessi docenti del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile, che ha concesso anche la disponibilità di attrezzature e personale e l’accesso ai laboratori in orari notturni e festivi, cui si sono sottoposti per mesi questi ragazzi.

“La vettura progettata dai ragazzi modenesi – he detto il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena prof. Andrea Landi – è il risultato di approfonditi studi e ricerche che rientrano pienamente nelle finalità e tra gli obiettivi che persegue la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: aiutare la ricerca e incoraggiare i giovani a dedicarsi con passione agli studi. Tra l’altro Modena è tradizionalmente una terra di motori e la nostra Fondazione è ben consapevole del peso produttivo ed economico che ha questo settore, del bisogno che esso ha di professionisti capaci e competenti che sappiano promuovere e sviluppare l’innovazione tecnologica, che sappiano osare. Il Campionato Formula Student risponde a pieno a tutti questi obiettivi, in quanto mette a confronto, su uno scenario internazionale, il genio di team universitari di tutto il mondo e in questo modo i nostri giovani imparano a misurarsi, a verificare le proprie conoscenze ed a saggiare le proprie doti. Dare sostegno a questa iniziativa per noi è indubbiamente un modo concreto di perseguire le nostre finalità e consentire a tanti futuri professionisti dell’automotive di acquisire quella esperienza necessaria ad inserirsi con più facilità e chance in posizioni strategiche nelle imprese del nostro territorio”.

Fra gli partner economici vanno citati: la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Unicredit Banca, Lapam-Confartigianato e Aci Modena. Mentre fra i partner tecnici vanno ricordati i contributi di: DuErre, Saima Avandero, EKU Finestre, DOW, Tubi Style, Efi Technology, Magneti Marelli, Aspa Modena, Faber, Apicom, DemoCenter-Sipe, New-Line, Meeting, Alth, Bercella, CM Composit, LightTech, DUNA Corradini, Modelleria Bagatti, Schroth, OM Capitanio, Conad, Gilardoni Cilindri, RVR Radiatori, Re.Lab.

“Ancora una volta devo ringraziare – dice il Direttore del DIMeC – Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Alessandro Capra – tutto il personale del Dipartimento, docente e non docente (tecnico e amministrativo) che anche in questa edizione della Formula Student ha dato il massimo sostegno all’iniziativa a conferma della totale dedizione che i colleghi e i nostri collaboratori sono abituati a profondere nelle iniziative che contribuiscono a migliorare il processo di formazione dei futuri ingegneri e che portano all’attenzione dei media l’organizzazione accademica di Ingegneria Enzo Ferrari. Un particolare ringraziamento ai tecnici del Laboratorio <pesante> del DIMeC e naturalmente all’ing. Rosario Giuffrida che quotidianamente ha condiviso con i ragazzi l’organizzazione del lavoro sottoponendosi anche a turni di lavoro onerosi e non previsti. Lo stesso ringraziamento agli altri tecnici che, come sempre, hanno mostrato grande sensibilità nell’andare incontro alle esigenze del team. Scontato il ringraziamento ai docenti per l’impegno profuso”.

















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