Dodici ordinanze di custodia cautelare per i reati di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo eroina. Alle prime luci dell’alba, personale della Squadra Mobile ha eseguito i provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena a carico di un gruppo criminale composto da cittadini magrebini (tunisini, algerini e marocchini) ed italiani dediti, appunto, alle attività di distribuzione e spaccio di eroina del tipo “brown sugar”.
L’indagine, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ha avuto inizio nel novembre 2009 consentendo di raccogliere elementi di reità per il delitto ex art. 73 del D.P.R. 309/90 a carico dei componenti del gruppo criminale con ruolo di maggiore responsabilità al suo interno.
L’indagine è stata suddivisa in quattro distinte tranche, tre delle quali già concluse:
– la prima del 10 agosto 2010 con esecuzione di 4 provvedimenti cautelari coercitivi;
– la seconda del 9 novembre 2010 con esecuzione di 11 provvedimenti cautelari coercitivi;
– la terza del 20 maggio 2011 con esecuzione di 19 provvedimenti cautelari coercitivi;
Gli stranieri oggetto del filone di indagine concluso nella mattinata odierna, si sono radicati per le attività di spaccio nell’intera provincia di Modena, ed hanno potuto contare su basi logistiche ed elementi di collegamento in numerosi altri centri del nord del paese.
Nella mattinata odierna è stata data esecuzione a 12 ordinanze di custodia cautelare a carico degli elementi di uno dei più consistenti gruppi criminali operanti sul territorio regionale (oltre che del nord della penisola e con significative ramificazioni in stati esteri), in grado di commercializzare rilevanti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo eroina destinata al mercato sia dell’intera provincia di Modena che di numerosi altri centri metropolitani del nord del paese.
Per il trasporto delle sostanze i componenti il gruppo hanno sistematicamente utilizzato corrieri italiani e magrebini, oltre alle tre donne del gruppo, destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare.
In occasione di uno dei servizi operativi organizzati nel mese di marzo 2010 per arrestare in flagranza tre corrieri (tra cui una delle donne del gruppo che nella circostanza, per non destare sospetti, aveva portato all’interno della vettura il proprio bimbo di pochi mesi di vita), nel tentativo di disfarsi dell’eroina la sostanza è stata disciolta nel biberon del bimbo che già conteneva il latte. Malgrado il tentativo di disfarsi del contenuto del biberon, che durante il controllo è stato disperso per terra, gli operatori della Sezione Antidroga sono riusciti ad effettuare il narcotest sul tappo del biberon, accertando la presenza dello stupefacente tipo eroina. Pertanto anche questo episodio è stato contestato nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Quanto ai destinatari finali, l’indagine in questione ha altresì confermato come tutti i comuni dell’hinterland modenese (soprattutto quelli al confine con le province di Bologna e Reggio Emilia), siano diventate delle vere e proprie basi logistiche, di trasformazione e di smistamento delle sostanze da inviare poi in tutta la regione Emilia Romagna ed in altre limitrofe.
Con l’esecuzione degli ultimi provvedimenti cautelari si può considerare definitivamente disarticolato un gruppo criminale che ha gestito le attività di distribuzione del medio e minuto spaccio di eroina “brown sugar” sul territorio della provincia di Modena per circa due anni.