Un milione di euro per i progetti di enti locali, altre pubbliche amministrazioni e associazioni per prevenire l’infiltrazione della criminalità mafiosa in Emilia-Romagna.
A poche settimane di distanza dal varo della nuova legge regionale sulle “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”, la Giunta ha varato i primi e più importanti atti amministrativi che consentiranno di avviare le attività principali previste.
E’ infatti stato approvato il bando per finanziare le iniziative delle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, impegnate nell’educazione alla legalità e al contrasto alla criminalità organizzata. Queste hanno tempo fino al prossimo 20 settembre per presentare la domanda e ottenere contributi che potranno coprire fino all’80% delle spese (fino ad un massimo di 50 mila euro).
La Giunta ha anche dato il via libera al documento rivolto agli enti locali e alle altre pubbliche amministrazioni per regolamentare le procedure per la sottoscrizione di accordi e intese istituzionali per la collaborazione in questa materia.
“Questi atti sono la dimostrazione della volontà di dare attuazione immediata e concreta ad una legge importante – sottolinea la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera – proposta da tutta la Giunta e in cui ho creduto fermamente fin dal mio insediamento. Sono questi gli strumenti con cui opereremo nei prossimi mesi per estendere e rafforzare il ruolo degli enti locali e della società civile in materia di prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per costruire, nella nostra regione, una rete ancora più forte di resistenza”.
In particolare le associazioni, attive in Emilia-Romagna e con una consolidata attività in questo campo, potranno presentare progetti volti a rafforzare la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, con particolare attenzione ai giovani.
Per quanto riguarda gli enti pubblici si prevede che siano sottoscritti accordi con la Regione per sviluppare attività sul territorio e, nel caso dei Comuni, per il recupero dei beni confiscati loro assegnati. I progetti potranno riguardare la prevenzione in relazione ad aree o soggetti a rischio; il sostegno agli osservatori locali, anche intercomunali, per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni di illegalità; lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi; la collaborazione con le istituzioni scolastiche e le università per la realizzazione di attività di ricerca, aggiornamento del personale o rivolte agli studenti.
Il bando sarà pubblicato entro luglio sul Bollettino ufficiale della Regione.