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Soggetti alla TIA i rifiuti delle strutture sanitarie

I rifiuti di strutture sanitarie pubbliche e private provenienti da uffici, depositi, magazzini, corridoi, cucine, sale d’attesa e di degenza che non ospitano pazienti con malattie infettive, sono assimilati ai rifiuti urbani e pertanto assoggettati alla Tia, la tariffa integrata ambientale. Restano esclusi dall’assimilazione a rifiuti urbani quelli prodotti da laboratori, sale operatorie, ambulatori, sale di cura con pazienti infettivi e reparti di terapia intensiva che non sono soggetti a tariffa. Infine, riduzioni tariffarie del 20 per cento saranno applicate per i rifiuti provenienti da sale di cura e di degenza. Tutti i provvedimenti hanno effetto retroattivo a partire dallo scorso 31 ottobre.

Con l’approvazione delle modifiche al Regolamento per l’applicazione della tariffa integrata ambientale del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, avvenuta nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 20 giugno, il Comune di Modena ha recepito quanto stabilito dall’Agenzia d’ambito per i servizi pubblici. La delibera, illustrata in Aula dall’assessore all’Ambiente Simona Arletti, ha ottenuto il voto favorevole di Pd e Sinistra per Modena, mentre si sono astenuti Pdl, Modenacinquestelle.it e Mpa.

“Con l’atto si recepisce il nuovo quadro delle superficie sanitarie pubbliche e private a cui applicare agevolazioni e riduzioni tariffarie. A Modena il gestore Hera ha dovuto raccogliere ed esaminare le varie superficie delle strutture sanitarie pubbliche e private, ora ai dati aggiornati vanno applicate le nuove tariffe”. Lo ha detto l’assessore Arletti, che ha spiegato di aver già presentato la delibera in Commissione consiliare e al Tavolo delle politiche ambientali di cui fanno parte diverse associazioni, espressione anche delle realtà sanitarie territoriali, che non hanno sollevato obiezioni.

Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it, che ha parlato di “una delibera molto tecnica che non incide sul merito”, in sede di dichiarazioni di voto ha annunciato la decisione di astenersi, anziché opporsi, nonostante “come gruppo siamo contrari al concetto della produzione teorica di rifiuti per metro quadrato, che potrebbe essere superato dal porta a porta”.

Olga Vecchi del Pdl si è invece chiesta come mai in un momento di crisi Hera abbassi i costi per i rifiuti speciali degli ospedali. “Sapendo che i rifiuti speciali finiscono nell’inceneritore, non è che più se ne fanno meno costano?”, si è chiesta la consigliera.
















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