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Confesercenti E-R in Portogallo per il X Congresso Europeo del Commercio Urbano

La Confesercenti Emilia Romagna ha partecipato con una delegazione, il 15 e 16 maggio a Barcelos, in Portogallo, al X Congresso Europeo del Commercio Urbano, organizzato da VITRINES D’EUROPE, una rete di Associazioni di commercianti e operatori economici di Italia, Francia, Spagna, Belgio e Portogallo, di cui Confesercenti è membro fondatore.

La delegazione di Confesercenti regionale era composta da: Roberto Manzoni Presidente regionale, Stefano Bollettinari Direttore regionale, Marco Pasi Dirigente regionale, Paolo Benasciutti Presidente Confesercenti Ferrara, Alessandro Osti Direttore Confesercenti Ferrara, Alessandro Bonfè Presidente Confesercenti Rimini e Mirco Pari Direttore Confesercenti Rimini.

Il tema principale di questa edizione ha riguardato il rapporto tra riqualificazione urbana e commercio e le nuove dinamiche di integrazione fra quest’ultimo e le città; tali dinamiche devono essere contestualmente orientate sia allo sviluppo che alla sostenibilità e alla vivibilità dell’ambiente cittadino.

Stefano Bollettinari, Presidente dell’Associazione VITRINES D’EUROPE e Direttore di Confesercenti Emilia Romagna, nella sua relazione di apertura, ha tra l’altro sottolineato che: “Il filo conduttore delle proposte di VITRINES D’EUROPE è quello dello sviluppo integrato fra città e commercio e fra le varie funzioni urbane, per riuscire ad armonizzare meglio le attività economiche, i servizi, la cultura, il turismo, i trasporti e lo sviluppo urbano, la vita dei residenti, dei turisti e dei frequentatori delle città.

Sotto l’aspetto commerciale, ad esempio, stiamo assistendo in diversi Paesi al passaggio tra una visione di distribuzione commerciale, che vedeva come modello prevalentemente quello dei grandi centri commerciali isolati nelle periferie, a una visione in cui la città riprende la sua centralità e la sua vitalità. In tal modo, il centro storico ritorna ad essere il centro commerciale naturale, il luogo delle attività cittadine quotidiane, mentre nelle altre zone della città, la dimensione commerciale, risulta meglio inserita nell’ambito di “quartieri urbani integrati”. Ciò significa che l’aspetto dimensionale non è più quello prevalente, ma che l’obiettivo essenziale diventa il servizio diffuso al consumatore nell’ambito di una città sostenibile.

Questa tendenza va incentivata e sostenuta se vogliamo che le nostre attività abbiano un futuro e le nostre città diventino più vivibili. Il ritorno del commercio nei centri urbani va quindi assecondato perché, al di là dello stallo di determinati grandi format come gli ipermercati, si rileva un’evoluzione sociale e demografica che porta a preferire l’offerta commerciale di prossimità e di vicinato”.

Bollettinari ha inoltre colto l’occasione per ribadire che le imprese del commercio e del turismo, oltre a dover affrontare tutte le difficoltà connesse alla crisi economica ancora in atto (le vendite al dettaglio nell’area euro tra il marzo 2010 e lo stesso periodo del 2011 sono diminuite dell’1,7%), stanno ancora facendo i conti, come in Italia, con le insidie connesse alla Direttiva Europea Servizi (Bolkestein); queste pesanti incertezze vanno al più presto risolte in modo definitivo, specialmente per quanto riguarda le imprese balneari e il commercio su aree pubbliche, in modo da dare sicurezza, continuità gestionale agli attuali operatori e garantire gli investimenti.
















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