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Federico Rampini ha partecipato alla rassegna ‘Fiorano incontra gli autori’

Il Teatro Astoria ha ospitato stamattina il secondo autore intervenuto al Maggio Fioranese 2011 per incontrare i cittadini e creare un importante momento di incontro e di dialogo. Questa è stata la volta di Federico Rampini, giornalista di fama internazionale che ha presentato il libro “Occidente Estremo. Il nostro futuro tra l’ascesa dell’impero cinese e il declino della potenza americana.” (Mondadori). Nato a Genova nel 1956, Rampini può vantare una lunga e intensa carriera di inviato all’estero. Dopo essere transitato in Francia e in Belgio, il giornalista è approdato a San Francisco alle soglie del 2000, nel pieno boom della new economy. Da San Francisco ha assistito al collasso della bolla speculativa di Internet e al crollo delle Torri Gemelle. E intanto ha cominciato ad affondare radici affettive in quella che lui, come molti, considera “la città più a sinistra d’America”, al punto che nel 2004, quando si è trovato a dover migrare a Pechino per raccontare l’esplosione del capitalismo cinese, ha confezionato una sorta di lettera d’amore per la città in forma di saggio che Laterza pubblica con il titolo di “San Francisco – Milano”. Dopo aver trascorso cinque anni in terra cinese, e aver pubblicato alcuni interessanti saggi come “Il secolo cinese”, nel 2009 è tornato negli Stati Uniti post-crisi economica.

Durante l’incontro svoltosi al Teatro Astoria, Rampini ha voluto illustrare i punti deboli e i punti di forza di entrambe le super potenze studiate nel suo ultimo libro, America e Cina. A favore di quest’ultima ha nominato il sorpasso economico messo in atto a danno degli Stati Uniti e la grande modernizzazione delle infrastrutture, mentre a favore dell’America ha citato il suo saper essere una fabbrica di idee senza eguali nel mondo, caratteristica che la Cina non possiede a causa del regime autoritario a cui deve sottostare, e la sua capacità di cooptazione delle minoranze multietniche all’interno della classe dirigente, che fa sì che l’incredibile fenomeno di immigrazione presente negli Stati Uniti non crei insicurezza e sfiducia, come sta capitando al contrario in Europa.

Rampini ha inoltre voluto omaggiare il territorio modenese spiegando che quelli che normalmente vengono considerati degli stereotipi locali, come la Ferrari, l’aceto balsamico o Pavarotti, all’estero sono considerati degli incredibili punti di forza in quanto rappresentano prodotti di qualità, e il futuro è nelle mani di chi investe nella qualità.

L’ospite ha chiuso il proprio intervento parlando ai giovani: ha consigliato loro di amare il proprio territorio e le proprie radici senza però avere paura di lanciarsi per conoscere nuove realtà in cui poter capire in quali ambiti investire per il proprio futuro.

Sono intervenuti il Sindaco di Fiorano Claudio Pistoni, il Vicepresidente di Confindustria Ceramica Emilio Mussini, il Presidente Provinciale di Lapam Confartigianato Imprese Erio Luigi Munari e il Presidente del Comitato Fiorano in Festa Gian Carla Moscattini.

L’incontro è stato coordinato dal giornalista Roberto Armenia.
















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