Concordo con quanto ha dichiarato l’amico Gianalberto Gabbi, circa l’abitudine della sinistra di strumentalizzare, a fini politici e propagandistici, ogni evento celebrativo, compresa la festa della Liberazione del 25 Aprile.
Ampia conferma di ciò si è avuta nell’ultima celebrazione tenutasi a Reggio Emilia: il Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, ed il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, hanno dedicato larga parte dei loro discorsi ufficiali, non a ricordare gli ideali di democrazia e di libertà che uniscono gli italiani, ma a polemizzare, strumentalmente, contro il Governo Berlusconi.
Nei suoi sforzi di strumentalizzazione la sinistra non risparmia nemmeno i bambini, che vengono portati in manifestazione in carrozzina o, se più grandicelli, impiegati per esporre cartelli politici antigovernativi, portare bandiere rosse, o cantare “Bella ciao”.
In questi giorni ho letto sulla stampa una lettera, a firma della signora Elena Davoli, che pur parlando a titolo personale, pretende di farsi portavoce di tutti i genitori della classe V elementare di Cella. La signora Davoli, nella sua lettera, afferma che “da anni i bambini della classe V di Cella sono stati invitati dall’Anpi a visitare il museo dei sette Fratelli Cervi”.
Sempre secondo la stessa signora, “in seguito a tale visita i ragazzi hanno, liberamente e senza alcun tipo di influenza, scritto un pensiero su quelle che sono state le loro impressioni ed emozioni”.
Francamente fa sorridere l’affermazione secondo la quale dei bambini di dieci anni abbiano espresso un loro pensiero su quella visita liberamente e senza alcun tipo di influenza: qui si tratta di un vero e proprio “indottrinamento” dei bambini, già dalla più tenera età. Una vergogna.
Se il centrodestra adottasse le stesse tecniche d’indottrinamento attuate da certi esponenti della sinistra, scoppierebbe il finimondo, si aprirebbero processi.
Alla signora Davoli ricordo che non siamo in Unione Sovietica, entità che non esiste nemmeno più sulla carta geografica: lasciamo stare i bambini e gli studenti, almeno fino alla maggiora età.
Il muro di Berlino è crollato nel 1989, i comunisti hanno cambiato nome, evidentemente si sono vergognati della loro storia.
(Fabio FILIPPI)