La giunta Caselli gode della programmazione della precedente amministrazione, tralasciando colpevolmente la cultura e l’associazionismo.
Anche quest’anno in sede di approvazione del bilancio consuntivo è stata presentata una relazione tecnica vecchia, nella quale era imbarazzante trovare le stesse osservazioni di quella del 2010, e dove addirittura questa giunta si attribuisce risultati di una programmazione che risale a 5 anni prima, come è scritto letteralmente.
Infatti come abbiamo già rilevato in passato, non ci troviamo di fronte a una progettazione che qualifichi questa giunta; le iniziative più importanti sono quelle già avviate precedentemente. Caselli , in campagna elettorale, ha ribadito in tutte le salse che a Sassuolo manca la cultura, mentre ora la sua amministrazione svolge, quando va bene, una semplice funzione di coordinamento di iniziative promosse dal basso, depotenziando quelle già esistenti e con una loro tradizione ( vedi il Premio Letterario, a cui sono state tolte le novità interessanti). Se oggi invece ci sono nuovi contenitori culturali, in primis l’auditorium, non è certo merito di questa giunta.
Ci chiediamo poi, quando si affronterà il problema della Biblioteca? Se ne parlava già l’anno scorso, e lo abbiamo ricordato in una recente interrogazione: a quando l’allargamento della fascia oraria, promesso ma mai attuato, visto che non si vede nessun altro progetto all’orizzonte per ovviare alla ristrettezza degli spazi?
Sulla valorizzazione del Patrimonio Storico c’è ben poco da dire: aspettiamo la fine dei lavori a Palazzo Ducale per vedere quale progetto metterà in campo la Giunta. Nelle intenzioni di questa amministrazione Sassuolo deve diventare un prodotto da vendere, legando cultura e turismo per favorire l’indotto. Sulla carta suona bene, ma dove sono le idee? Quale ambito si disegnerà? Su quale eccellenza si potrà costruire un prodotto desiderabile? Quando i turisti uscendo da Palazzo Ducale, andranno a vedere le mostre degli artisti locali a Paggeria Arte?
Non parliamo poi del rapporto con le Associazioni di volontariato , che definiremmo decisamente ambiguo: si è istituita tra tante polemiche l’anagrafe comunale delle Associazioni, affermando falsamente che l’obiettivo era la loro valorizzazione: in realtà è in atto una vera e propria azione di controllo, tanto che si sono fatte indagini e verifiche ( cosa mai successa prima) sulla legittimità del lavoro di associazioni culturali che da anni operano sul territorio, e che hanno solo la colpa di non essere politicamente allineate con la giunta. Per di più, con la scusa della crisi economica, a gran parte di esse non viene dato alcun aiuto, mentre per altre, amiche della giunta, i cordoni della borsa si allargano generosamente ….. dimenticando che il lavoro delle associazioni è lavoro gratuito a beneficio di tutta la collettività. Il volontariato è in cima ai pensieri dell’assessore? Allora come mai non si riesce più a fare il “week end del volontariato”, importante vetrina dell’associazionismo locale, ridotto anche quest’anno a una sola giornata e impoverito di risorse?
Abbiamo già denunciato in consiglio la riduzione delle risorse impiegate per i servizi alle famiglie: mentre si continuano a gettar via soldi con gli eventi, che lasciano il tempo che trovano e non supportano di certo la cittadinanza, si tagliano i fondi per le attività estive per famiglie ( es i giochi nei parchi), quelle famiglie che la crisi economica terrà a casa durante le ferie; si taglia il Centro Ricreativo Estivo di giugno per i bambini delle elementari, sperando che trovino posto nei centri parrocchiali ….. che fanno un lavoro egregio, ma il comune non può sospendere un servizio pubblico essenziale solo per risparmiare su costi di gestione, confidando nella buona volontà dei volontari delle parrocchie.
MARIA SAVIGNI
GRUPPO CONSIGLIARE PD
