“Pavullo non può permettersi una discontinuità amministrativa anche perché avrebbe inevitabilmente negative ripercussioni nei rapporti con la Provincia di Modena e la Regione Emilia Romagna”.
Il sindaco Canovi dopo aver di fatto lanciato il messaggio che un cambio di colore della giunta avrebbe conseguenze negative nei rapporti con gli altri enti locali superiori, cerca di “salvarsi in angolo” e per la prima volta in questa campagna elettorale (meglio tardi che mai) prova a parlare di temi concreti, che riguardano la viabilità.
Non so su quale base afferma che il mio schieramento sia diviso: al contrario siamo tutti convinti del fatto che sia necessario attuare gli interventi promessi fin dal 2006 sulla Pratolino-Malandrone e proponiamo semplicemente un intervento simile sulla Campiano-Crocette. Entrambe le opere porterebbero indubbi benefici.
Inoltre Canovi dimentica di spiegare perché, se nella sua Giunta è tutto così chiaro e semplice, la viabilità di Pavullo non è mutata da 23 anni a questa parte. Di solito chi ha governato più che far promesse sul futuro, dovrebbe rivendicare i risultati ottenuti. Ebbene io di questo non vedo nulla, vedo solo della gran propaganda su quello che sarà il Carrai del futuro; il sindaco dimentica però che le stesse promesse erano state fatte ai pavullesi nel 2006, e furono messe nero su bianco nel suo programma.
Sindaco, ci spieghi cosa ha fatto: un amministratore uscente si giudica dalle opere, non dalle promesse. E se i cittadini hanno bisogno di un confronto pubblico per capire cosa ha fatto Lei in questi anni, mi farei molte domande sulle scelte operate da Lei e dai suoi assessori.
(Fiorella Bernardoni)