Da lunedì 9 maggio a giovedì 9 giugno, nell’ambito dell’iniziativa “Genitori a Modena: un assegno per il primo anno di vita del proprio figlio”, si può presentare la domanda per un contributo mensile destinato alle famiglie con figli nati dal 16 marzo o attesi entro il 15 luglio. In settembre, inoltre, sarà possibile inoltrare la richiesta per i figli nati dal 16 luglio o attesi entro il 15 novembre.
L’iniziativa, promossa dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Modena in collaborazione con Arci comitato provinciale, prevede un contributo massimo di 362 euro mensili a un numero massimo di 60 famiglie l’anno. Il contributo viene erogato a partire dal primo mese in cui l’indennità di maternità è inferiore all’80% (escluso il periodo di interdizione obbligatoria) e fino al compimento del primo anno di vita del bambino.
Per la presentazione delle domande è necessario che il bambino e il genitore risiedano e abbiano domicilio a Modena. Il genitore richiedente deve avere una attività lavorativa regolare e deve dichiarare di astenersi dal lavoro per tutto il periodo di erogazione del contributo. L’altro genitore, inoltre, deve avere un’attività lavorativa regolare o essere disoccupato da non oltre 6 mesi e con almeno 18 mesi di attività lavorativa negli ultimi 3 anni. Il figlio, sempre in base ai requisiti richiesti, non deve essere inserito al nido d’infanzia per tutto il periodo di erogazione del contributo. Il nucleo familiare, conteggiando il figlio anche se non ancora nato, deve avere un Isee (Indicatore della situazione economica) non superiore a 31 mila 452 euro nel caso di due componenti, 36 mila 152 nel caso di tre, 43 mila 744 per famiglie con quattro componenti, 50 mila 613 con cinque componenti e 56 mila 759 con sei.
Le domande vanno presentate all’ufficio Pacchetto famiglie del Centro per le famiglie (piazzale Redecocca 1, tel. 059 2033626) il lunedì e il giovedì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, e il mercoledì mattina dalle 9 alle 13.
Prima di presentare la domanda occorre rivolgersi ai Caaf autorizzati per la Dichiarazione sostitutiva unica e per l’attestazione Isee. Dopo la concessione dell’assegno mensile saranno possibili controlli da parte dell’Amministrazione comunale per verificare l’insorgere di eventuali modifiche della situazione lavorativa o patrimoniale della famiglia beneficiaria.