Si cerca nel mondo della droga il movente dell’omicidio del tunisino H.N. avvenuto ieri pomeriggio in via Boldrini, a due passi dalla stazione ferroviaria di Bologna. Anche se la squadra mobile non esclude comunque altre ipotesi. La vittima era sbarcata a Lampedusa una ventina di giorni fa.
Era stata fotosegnalata sull’isola e poi trasferita nel campo di Manduria, in provincia di Taranto, dove aveva ottenuto un permesso di soggiorno per ragioni umanitarie. Da li’ aveva poi raggiunto il capoluogo emiliano dove e’ stata ammazzata, probabilmente da due suoi connazionali, per contrasti relativi allo spaccio.
L’uomo era originario di Sfax e aveva 41 anni. Non era noto alle forze dell’ordine, ma la polizia sta cercando di capire se era gia’ stato in Italia magari con un altro alias. In base ai primi accertamenti medico-legali sarebbe stato ucciso con cinque coltellate.
Due gli sono state sferrate sul davanti della coscia mentre era seduto nei pressi di un giardinetto. Le altre, poi rivelatesi mortali, gli sarebbero state sferrate mentre tentava la fuga e lo avrebbero colpito all’arteria femorale. L’aggressione e’ avvenuta verso le 16. Alcuni passanti hanno notato l’uomo ferito riverso per terra e hanno chiamato i soccorsi.
Il magrebino e’ poi deceduto appena giunto all’ospedale Maggiore. Secondo il racconto di alcuni testimoni, la vittima era seduta su un prato a bere del vino quando sarebbero giunti due magrebini che dopo avergli urlato qualcosa in arabo lo hanno accoltellato e sono fuggiti subito dopo a bordo di un’auto di cui non sono stati in grado di fornire elementi utili all’individuazione. Il ferito ha cercato di scappare, ma dopo aver percorso alcuni metri si e’ accasciato fino all’arrivo dei soccorsi.