”Senza l’apporto di un’area come quella che Aldrovandi rappresenta a Bologna, Bologna non si governa o si governa male come in passato”. Così, a margine di un incontro privato in una struttura nel Bolognese, il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sulla prossima tornata elettorale nel capoluogo emiliano, in cui l’Udc sostiene il candidato civico Stefano Aldrovandi. ”Vogliamo andare al ballottaggio – ha proseguito Casini – se non ci andremo vedremo dopo” quale strategia ed eventuali alleanze adottare. Parlando della campagna elettorale in corso sotto le Due torri, Casini ha sottolineato che essa ”è l’idea di una Bologna che non riesce a ripartire perchè la sinistra ripropone una ricetta continuista che ha portato troppi fallimenti e – ha proseguito – da parte del centrodestra c’è l’egemonia di una Lega che fa della demagogia la parola d’ordine di questa campagna: non è la strada per far ripartire Bologna”.
Una città, ha sottolineato Casini riferendosi ai problemi del capoluogo emiliano, ”asfittica, una città violenta, sporca. Una città – ha ammonito – che, per molti versi, non riesce ad essere ne’ l’imitazione di Milano nè una città che valorizza le straordinarie risorse culturali e turistiche che ha”.
