Sono 21 le fattorie aperte domenica 8 maggio, prima giornata della manifestazione che consente di vivere a stretto contatto con la natura, gli animali ma soprattutto gli uomini, gli agricoltori, da secoli depositari di tradizioni e riti che sono alle origini del cibo sano e genuino.
Nelle domeniche dell’8, 15 e 22 maggio sarà possibile per tutte le famiglie visitare dal vero una fattoria e spesso trascorrervi anche l’intera giornata con un programma di attività che spazia dalla conoscenza degli animali agli antichi mestieri delle campagne, dai giochi agli spettacoli, fino alla degustazione dei prodotti.
La guida di Fattorie aperte, iniziativa promossa da Regione e Province, è distribuita nelle edicole, si può trovare negli Uffici relazioni con il pubblico (Urp) della Provincia e dei Comuni oppure può essere consultata on line: www.fattorieaperte-er.it e www.agrimodena.it.
Domenica 8 maggio in pianura sono aperte a Campogalliano l’azienda Arnaldo di Giuliano Dotti e l’azienda la Falda; al ponte di Sant’Ambrogio di Modena l’azienda “VII Dicembre 1796”; a Campazzo di Nonantola l’azienda “I Urtlan”; a Gorzano di Maranello la Fattoria del Parco, a Castelfranco Emilia l’azienda Martelli, a Massa finalese l’azienda Colombarina, a Nonantola l’azienda La Barchetta; a Savignano sul Panaro l’azienda Soli Cesare; a Torre Maina di Maranello l’acetaia Clara; a Solara di Bomporto l’azienda Maurizio Casumaro, a Marzaglia di Modena l’azienda Centofiori, a S.Cesario sul Panaro l’azienda Bella Rama e a Migliarina di Carpi l’azienda Val Tresinaro.
In montagna sono aperte a Polinago l’azienda Volpari Marisa, a Fanano l’agriturismo Il Feliceto, a Pavullo le Caselline, a Serramazzoni il caseificio Santa Rita e il caseificio Pelloni; a Monchio di Palagano l’azienda le Macchie e a Monteombraro l’azienda agrituristica Tizzano.
