L’8 maggio, all’interno di Piccola Grande Italia, torna l’iniziativa “Voler Bene all’Italia”, la festa dei piccoli Comuni italiani che, con i loro territori, la loro cultura ed i loro prodotti tipici hanno reso il nostro Paese famoso nel mondo.
I 172 Comuni (su 348 totali) che hanno meno di 5.000 abitanti – ricordano Legambiente e Coldiretti Emilia Romagna – sono la grande vetrina di promozione turistica, culturale e sociale della nostra regione.
Eppure, queste piccole perle spesso non vengono adeguatamente valorizzate, ma, al contrario, minate nel territorio dalla presenza di grandi infrastrutture i cui benefici giungono spesso altrove, ed abbandonate per mancanza di prospettive a causa di politiche di sviluppo del territorio assolutamente insufficienti se non assenti.
Gli oltre 460 mila abitanti di questi comuni (l’11% dell’intera popolazione regionale) domenica 8 maggio saranno i protagonisti di “Voler bene all’Italia”, Festa nazionale dei piccoli Comuni italiani, manifestazione che ha l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Promossa da un comitato di cui fanno parte, tra gli altri, Coldiretti, Legambiente e Enel, la festa in Emilia Romagna metterà in vetrina il territorio e i prodotti agroalimentari tipici regionali, con un concentrato di specialità enogastronomiche e di bellezze naturali e architettoniche, rappresentati da borghi medievali e parchi naturali. Sul territorio emiliano romagnolo, infatti, si producono oltre 200 prodotti tipici dell’Emilia Romagna e 33 prodotti a denominazione d’origine che caratterizzano l’Emilia Romagna nel mondo, con una ricchezza che va dai piccoli Comuni di pianura, come Zibello (PR), patria del famoso Culatello, a quelli di territori montani come Portico e San Benedetto (FC), dove si produce ancora il raro formaggio Raviggiolo.
L’epicentro della festa in Emilia Romagna sarà a Santa Sofia, comune della valle del Bidente in provincia di Forlì-Cesena, dove la festa di domenica 8 sarà preceduta da manifestazioni e incontri che si svolgeranno venerdì 6 e sabato 7 maggio.
Nonostante la ricchezza che rappresentano per il territorio e l’ambiente – sostengono Coldiretti e Legambiente – i piccoli comuni rischiano spesso l’abbandono a causa di situazioni di difficoltà dovute anche al dissesto del suolo per condizioni idrogeologiche e territoriali difficili. Santa Sofia – ricordano le due organizzazioni – si trova all’interno del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in una zona ad alta potenzialità di sviluppo per le sue eccellenze naturali e culturali, ed è un esempio significativo dei rischi ambientali derivati dal dissesto. Sul suo territorio si è verificata nel marzo 2010 una frana di oltre 3 milioni di metri cubi di terra, con un fronte di circa 200 metri e lungo un chilometro, che ha coinvolto la strada provinciale 4 “del Bidente”, travolto tre abitazioni e ostruito il fiume Bidente, creando un invaso di capacità di 400.000 metri cubi d’acqua.
Non è certamente un caso isolato: in Emilia Romagna – secondo elaborazioni sui dati del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli – su oltre 22 mila chilometri quadrati di territorio ci sono oltre 3.000 chilometri di aree a rischio frane. “Si tratta spesso di un circolo vizioso – dice il Presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello – in cui l’abbandono dell’uomo, che magari ha fatto la scelta di trasferirsi più vicino alle zone urbane, provoca dissesti che a loro volta spingono anche chi vorrebbe rimanere a spostarsi in aree meno difficili. Per cercare di arginare questa situazione diventa fondamentale valorizzare le produzioni tipiche per cercare di mantenere sul territorio le attività dell’uomo, a partire da quelle agricole le cui corrette pratiche costituiscono la prima difesa dell’ambiente”.
Per il presidente di Legambiente Emilia Romagna, Lorenzo Frattini, “La campagna Piccola grande Italia vuole essere il momento per riflettere sui valori del territorio, sui problemi e sulle potenzialità delle piccole comunità. Energie rinnovabili, produzioni tipiche e di qualità, difesa del paesaggio e del patrimonio storico sono le chiavi per mantenere vivi i piccoli Comuni, da sempre elementi centrali per il nostro Paese. L’evento regionale a Santa Sofia, sede anche del Parco Nazionale, vuole essere anche un modo per sottolineare come, soprattutto nelle aree del nostro appennino, questo approccio deve essere alla base di una ripresa sia economica che sociale.”
“Voler Bene all’Italia – afferma Luciano Martelli, Responsabile Relazioni Esterne Enel Macro Area Centro Nord – è un’iniziativa importante perché ci ricorda quanto sia essenziale dedicare attenzione e risorse ai territori, alle comunità locali e ai piccoli Comuni, nei cui confini spesso si trovano gli impianti di Enel Green Power che producono energia pulita e rinnovabile per tutte le città dell’Emilia Romagna. Un patrimonio capace di custodire pezzi di storia, di cultura e di energia che Voler Bene all’Italia racconta e valorizza con il coinvolgimento di Istituzioni, Aziende e Associazioni del territorio”.