“Dopo avere derubricato irresponsabilmente al rango di ironia la vignetta che indica ad un ragazzo come usare il bastone contro Berlusconi, il segretario CGIL Pivanti getta la maschera sull’unica ragione ideologica e di parte alla base dello sciopero del 6 maggio: la campagna politica contro il Governo Berlusconi. Invece che difesi, i diritti dei lavoratori vengono nuovamente utilizzati per una campagna di scontro politico e di parte del sindacato rosso contro l’esecutivo. Dopo le dichiarazioni di Pivanti sono sempre più chiare le ragioni dell’isolamento sindacale della CGIL. Lo scontro politico e la delegittimazione la fanno da padrone nella azioni e nelle parole del sindacato rosso. Il governo eletto democraticamente dalla maggioranza degli italiani non è visto come un interlocutore ma come un nemico da abbattere. Se è questo, come di fatto ha confermato Pivanti, il messaggio che la CGIL porterà in piazza il 6 maggio prossimo, allora per il sindaco rosso sarà l’ennesimo boomerang”.
Così ha dichiarato il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, sullo sciopero del 6 maggio e alle dichiarazioni del segretario provinciale della CGIL di Modena Pivanti.
