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Scuole di montagna, domani la Conferenza regionale a Reggio

Sono oltre 27 mila gli studenti che frequentano le scuole di montagna in Emilia-Romagna: 159 primarie, 86 medie e 38 superiori. Per mettere a fuoco le specificità, le criticità e le eccellenze delle esperienze maturate nelle scuole del territorio montano – che occupa circa il 40 per cento della regione e dove risiede l’11 per cento della popolazione – la Regione ha indetto per domani, martedì 3 maggio, la Conferenza regionale della Scuola di montagna.

Una giornata di lavoro e di confronto, che si terrà a Reggio Emilia presso il Centro internazionale Loris Malaguzzi (via Bligny 1) e che costituisce anche il momento di avvio di Scuola@Appennino, il progetto con cui la Regione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, le Province e i Comuni – e attraverso la costruzione di un network tra scuole, istituzioni, associazioni e famiglie – intende valorizzare l’offerta educativa di queste realtà e sostenerne la qualità. Le criticità nei territori di montagna riguardano proprio la difficile gestione dei servizi alle persone e alle famiglie. Una delle questioni problematiche riguarda la presenza soprattutto nella scuola primaria di pluriclassi che, a causa di numeri limitati di alunni, mettono insieme studenti di età e livelli di apprendimento diversi, con evidente discapito della qualità e della continuità dell’offerta didattica.

“Le scuole nei territori appenninici rischiano di essere particolarmente penalizzate dai tagli all’organico, che mettono a rischio la sopravvivenza stessa delle scuole nelle zone scarsamente abitate – spiega l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi – La Regione con la Conferenza accende il riflettore su queste realtà, a partire dall’ascolto del mondo della scuola di montagna, degli insegnanti e delle famiglie, per costruire risposte adeguate attraverso un intervento regionale che porti a sistema l’impegno e gli sforzi di tutti i soggetti coinvolti”.

“Si tratta di una occasione importante per confrontarci sul futuro delle scuole di montagna – dice l’assessore all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi – Da sempre, infatti, le scuole hanno avuto nei territori montani un ruolo strategico per il controllo sociale del territorio, oltre a rappresentare un presidio educativo indispensabile. Oggi questa riflessione è quanto mai attuale alla luce del disastroso stato di salute della scuola pubblica nel nostro Paese. E’ giusto, quindi, interrogarsi sul suo mantenimento e su come continuare a garantire una scuola di qualità, accessibile a tutti”.

Il progetto regionale si propone di costituire una collaborazione tra scuole, istituzioni, associazioni e famiglie e di mettere in rete le scuole di montagna, anche collegandole alla banda larga tramite la rete Lepida, in grado di garantire l’accesso a servizi educativi e culturali e migliorare la comunicazione e l’interazione tra i plessi scolastici. La Conferenza di domani si aprirà alle 10.45 con i saluti di Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia, dell’assessore Patrizio Bianchi e di Stefano Versari, vice direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale. Sarà possibile seguire l’iniziativa anche in diretta web a partire dalle ore 10,45 collegandosi al sito web www.scuolaer.it. Durante la mattinata ci si collegherà in diretta con diverse scuole del nostro Appennino, con collegamenti via web cam che entreranno nelle aule e daranno voce ai protagonisti del sistema educativo: l’Istituto comprensivo di Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto (Reggio Emilia), quelli di Sarsina (Forlì-Cesena), Val Ceno (Parma), Fiumalbo, Pievepelago e Riolunato (Modena), Pennabilli (Rimini) e Riolo Terme (Ravenna) e l’istituto superiore “Caduti della Direttissima” di Castiglione dei Pepoli (Bologna).

















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