Ascolto delle ragioni, comprensione delle motivazioni, condivisione di alcuni punti delle rivendicazioni che stanno alla base dello sciopero indetto dalla Cgil per il 6 maggio. Il sindaco di Modena Giorgio Pighi e il vicesindaco e assessore comunale al Bilancio Alvaro Colombo hanno incontrato questa settimana in Municipio una delegazione della segreteria provinciale della Cgil guidata dal segretario Donato Pivanti e dalla responsabile welfare Tania Scacchetti.
Tra i punti condivisi dai rappresentanti dell’Amministrazione comunale ci sono le critiche alle politiche economiche e sociali del Governo che, secondo la Camera del Lavoro, deprimono la domanda interna e l’occupazione e scaricano “il costo della crisi su lavoro, pensioni e salari e sui diritti fondamentali delle persone” mirando ad assestare “un duro colpo alla coesione sociale”. Sindaco e vicesindaco si sono detti d’accordo con la segreteria Cgil anche sul diritto alla democrazia e alla rappresentanza nei luoghi di lavoro, comprese le pubbliche amministrazioni, con l’elezione delle Rsu.
Identità di vedute è stata espressa anche sulla richiesta del sindacato di una riforma fiscale che sposti la ricerca di risorse da lavoro e pensioni su ricchezze e rendite, e sul rilancio di politiche di welfare attente anche ai precari.
“Da tempo – hanno ricordato sindaco e vicesindaco – il Comune di Modena denuncia le politiche del Governo che penalizzano la città con tagli lineari, riduzione dei fondi sociali che ostacola le politiche di welfare locali e un Patto di stabilità che di fatto impedisce di rilanciare l’economia bloccando gli investimenti e penalizzando la ripresa”.