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Modena: avanzo di 90 mila euro per il Consuntivo 2010 del Comune

Il Comune di Modena chiude il bilancio 2010 con un avanzo di 90 mila euro, frutto della compensazione della spesa corrente (-146 mila euro) attraverso i residui di parte corrente (223 mila euro) e l’utilizzo dell’avanzo 2009 (12 mila euro). Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri, giovedì 28 aprile, ha approvato il Rendiconto della gestione comunale per l’esercizio 2010 con il voto favorevole del Pd e contrario di Pdl, Lega nord, Modenacinquestelle.it e Idv.

All’avanzo del bilancio consuntivo hanno contribuito il trasferimento di 7 milioni 500 mila euro dei proventi da concessioni edilizie sulla spesa corrente e l’uso di entrate straordinarie vincolate a politiche di welfare (istruzione e sociale) per oltre 3 milioni da parte della Fondazione cassa di risparmio di Modena.

“Si nota un brusco rallentamento della crescita tra il 2009 e il 2010 e il ricorso a entrate straordinarie risulta determinante per compensare i minori trasferimenti complessivi dello Stato, che rispetto al 2009 calano di circa 600 mila euro, ma rispetto al 2008 sono quasi 5 milioni in meno”, ha affermato l’assessore al Bilancio Alvaro Colombo, presentando la delibera. Un calo dei trasferimenti si registra anche da parte dell’Ausl (-850 mila), compensato parzialmente dall’aumento di quelli regionali e provinciali. Crescono di 850 mila euro le entrate tributarie, in particolare per le attività di recupero Ici arretrata (+430 mila euro), mentre quelle extratributarie (sanzioni stradali, dividenti Hera e Farmacie) registrano un calo di 800 mila euro. Sulla base delle entrate correnti 2010, che ammontano complessivamente a 209 milioni, l’indice di autonomia finanziaria, pari al 63% cala dell’1% rispetto al 2009 e al contrario aumenta di un 1% quello di finanza derivata (58%).

La spesa corrente si attesta a 213 milioni 900 mila euro, quindi +800 mila rispetto al 2009, ma grazie all’aumento di entrate finalizzate a destinazione sociale di circa 800 mila euro, risulta stabile. “Viene confermata la centralità delle spese di welfare (52,8% del totale), con un aumento di un milione e mezzo rispetto al 2009 e gli incrementi nel settore istruzione, pur essendo più contenuti (+250 mila euro), consentono un aumento di 21 posti nei nidi”, ha precisato l’assessore. “La riduzione della spesa di personale è significativa e dovuta sia al contenimento di incarichi e consulenze, sia alla razionalizzazione della macchina comunale. Calano anche i trasferimenti di quasi 700 mila euro, ma aumentano quelli rivolti alle famiglie, fatto indicativo del persistere della crisi e del potenziamento degli interventi di contrasto delle ricadute sulle famiglie”.

Le entrate per investimenti ammontano a 33 milioni 400 mila euro, con spesa di pari entità, quasi 15 milioni in meno del 2009 e circa la metà del 2007. Dieci milioni derivano da alienazioni azionarie, 6 milioni dall’accensione di mutui, mentre le entrate da concessioni edilizie ammontano a 3 milioni 300 mila euro. Altri 10 milioni arrivano da trasferimenti pubblici (6 milioni da Regione e 2 milioni 300 mila euro da Provincia) e privati.

“Il Comune di Modena continua ad essere fortemente patrimonializzato; la consistenza del patrimonio ammonta a un miliardo 290 milioni, con un aumento di 22 milioni rispetto all’anno precedente”, ha spiegato Colombo. “Lo scorso anno sono proseguiti l’oculata gestione del debito, che ci pone nella classifica con un bassissimo indice di indebitamento; il monitoraggio sui derivati, che ha indotto ad estinguere 3 dei 5 contratti in essere; e il rispetto del Patto di Stabilità, anche grazie all’utilizzo dell’accordo sulla cessione del credito”.

“Pur in un contesto difficile si sono attuate quelle politiche di welfare che l’Amministrazione e la maggioranza hanno identificato come priorità”, ha osservato Colombo. “Scelta indotta dalla crisi, ma anche espressione della nostra volontà di investire in un modello di sviluppo che coniughi il valore della coesione sociale con quello della crescita, della solidarietà con il lavoro e l’occupazione”. Per l’assessore, “il ricorso alle entrate straordinarie, all’uso di concessioni edilizie e all’intervento della Fondazione sono insieme la denuncia dei ridotti trasferimenti statali e la testimonianza delle nostre difficoltà di fronte alla divaricazione crescente tra risorse e bisogni. Partendo dalla lettura critica e preoccupata del bilancio consuntivo – ha proseguito – abbiamo condotto una riflessione e preso alcune scelte che si muovono su una duplice via: di continuità, da un lato, con la conferma della centralità delle politiche di welfare, e di innovazione, dall’altro, accentuando e sviluppando le politiche di welfare mix già presenti. La consapevolezza delle nostre criticità c’è tutta – ha concluso Colombo – questa non è un’Amministrazione ferma, come non lo è la città nelle sue richieste”.

















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