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Coscia (CISL) su andamento infortuni in provincia di Modena

«Il calo degli infortuni sul lavoro è positivo, ma non bisogna abbassare la guardia e occorre anzi intensificare le azioni per azzerare il fenomeno». Lo afferma Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl, commentando i dati del Rapporto annuale sull’andamento degli infortuni e della malattie professionali, diffuso ieri da Provincia, Ausl e Inail. «Gli oltre 16 mila infortuni denunciati nel 2009 impegnano tutti a una maggiore responsabilità e impegno per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori – dichiara Coscia – Oltre a difendere la vita delle persone, la prevenzione aiuta anche a ridurre gli alti costi sociali degli infortuni. La miglior prevenzione passa attraverso una buona organizzazione del lavoro in sicurezza, che rappresenta il punto cardine da cui partire insieme alla formazione dei lavoratori, la quale deve essere specifica a seconda della mansione da ricoprire. In altre parole – spiega Coscia -, prima di vedersi assegnato un certo compito, ogni addetto deve essere prima adeguatamente addestrato».

Quanto ai numeri del Rapporto non è un caso, secondo il segretario Cisl, che il numero di infortuni risulti più elevato nelle aziende meno strutturate e, perciò, più in difficoltà nell’adozione di efficaci e sicuri processi di lavorazione. «Sotto questo aspetto un contributo importante può derivare dai nuovi compiti assegnati all’Inail che, tra l’altro, con appositi incentivi, – ricorda Coscia – può sostenere modelli di organizzazione del lavoro in sicurezza, i cosiddetti Sgsl (Sistemi di gestione in sicurezza del lavoro)».

Il sindacalista Cisl esprime, poi, preoccupazione per l’aumento delle malattie professionali, in particolare delle forme tumorali che, come rivelato ieri dall’Ausl nel convegno sull’analisi del Rapporto annuale infortuni, spesso restano nascoste perché non denunciate. «Su questo versante chiediamo all’Azienda Usl un impegno supplementare nella formazione e sensibilizzazione dei medici competenti. È a loro, infatti, – conclude Pasquale Coscia – che spetta un ruolo fondamentale per la prevenzione e la tutela della salute dei lavoratori».
















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