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Bonaccini, Costi e Vecchi (PD) sul deposito gas di Rivara

Si è tenuta oggi alla commissione Ambiente della Camera l’audizione sul progetto di stoccaggio di gas a Rivara alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale dell’Emilia-Romagna Giancarlo Muzzarelli. La scorsa settimana tutti i parlamentari membri della Commissione avevano ricevuto una lettera su carta intestata del Governo e firmata dal sottosegretario Carlo Giovanardi che ribadiva il sostegno al progetto, a ulteriore conferma delle scelte del governo.

Contro l’irritualità della lettera di Giovanardi e contro la decisione della Commissione si schierano i consiglieri regionali modenesi del PD Stefano Bonaccini, Palma Costi e Luciano Vecchi.

“Dopo tante incertezze – affermano i consiglieri – la lettera che il sottosegretario Giovanardi ha scritto a nome del suo Governo chiarisce finalmente un punto: secondo il PDL il deposito di stoccaggio di gas di Rivara si deve realizzare”.

“Quello che al PDL ed un Governo federalista solo a parole evidentemente non interessa – proseguono i consiglieri – è che i tecnici di Regione e Provincia si sono già ripetutamente pronunciati in senso negativo sulla fattibilità del progetto, sulla base di dati incontrovertibili sulla mancanza di sicurezza, in stretta sintonia con i cittadini di Rivara, che da mesi sono in mobilitazione permanente contro la creazione del deposito. La seduta tenutasi oggi in commissione Ambiente poteva essere una buona occasione per approfondire le ragioni di chi si oppone, e invece anche oggi il PDL ha brillato per l’assenza dei propri rappresentanti”.

“Il Governo nazionale – concludono Bonaccini Costi e Vecchi – continua la propria politica scellerata. Dopo aver messo in ginocchio tutti gli operatori del settore delle rinnovabili e aver rinunciato solo temporaneamente e per meri fini elettorali al nucleare, continua a voler realizzare a Rivara, in una zona sismicamente attiva e abitata da più di 80mila persone, un progetto che non offre garanzie minime di precauzione e sicurezza. Ribadiamo il nostro no secco al deposito di stoccaggio e continueremo a batterci perché non sia realizzato”.

















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