Quella che era una vera battaglia di liberazione quasi 70 anni fa, oggi più che mai appare come la parola fine ad un regime che non è finito, ma è solo passato di mano a nuove forze. Purtroppo, e so di arrecare fastidio, sfruttando il prestigio della lotta partigiana i nuovi partiti, autoelevatisi a salvatori della patria, hanno continuato indisturbati più di prima nel compiere furti di denaro, di legalità, di libertà, beffando tutto e tutti con propagande democratiche.
La resistenza di noi Radicali continua tutti i giorni, anche il 25 aprile, contro i fascismi di stato attuale: patti lateranensi, liberticidio, censura, xenofobia, omofobia, clericalismo, privilegi, corporativismo, partitocrazia, proibizionismo, protezionismo, leggi fasciste ancora vigenti, populismo, stato etico, autoritarismo, peronismo, nazionalismi e regionalismi antieuropei, ius sanguinis, maschilismo, statalismo, burocrazia. Comprendo la noia che un elenco del genere possa scaturire, ma di guai ce ne sono tanti e chissà quanti ne dimentico.
Non voglio però esimermi dall’affermare una situazione che ci riguarda da più vicino: l’associazionismo clientelare che intacca anche il più piccolo ente locale e il sistema di potere che collega partiti, cooperative e circoli, peculiarità tutta Emiliana. Questioni che sembrano non interessare nemmeno le amministrazioni di centro-destra come Sassuolo, le quali si presumevano indenni da certe logiche, se non addirittura danneggiate.
A carburare ogni meccanismo l’illegalità metodica delle istituzioni stesse, che denuda i più deboli di tutela e imprime autoritarismo bipartisan nei potenti, violando all’occorrenza ogni diritto anche umano (avente forza di legge o meno non è importante) come oggi avviene nella giustizia italiana e nelle carceri.
Ragioni per la quale questa liberazione, sancita solamente dal venir meno dei feticismi del duce, non può definirsi compiuta, né tantomeno andrebbe festeggiata.
Qualche lettore dirà che sono fantasie, qualcun altro dirà che sono banalità alla portata di tutti, per noi sono una ragione di lotta e la rivoluzione liberale sarà sempre la nostra risposta.
Riprendo le parole di Emma Bonino e rivolgo un appello: non appariamo, ma ci siamo, per favore cercateci.
Riccardo Macchioni (Segretario Ass.ne Radicali Modena, coord. Radicali Sassuolo)