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FS, lanciata gara per 90 nuovi treni regionali

Prosegue l’ammodernamento della flotta di Trenitalia per i pendolari: al via la gara europea per 90 nuovi treni elettrici destinati al servizio ferroviario regionale.

La gara è un ulteriore passo in avanti nella realizzazione del piano di investimenti da due miliardi di euro presentato ufficialmente a settembre 2009 da Ferrovie dello Stato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla presenza di 19 amministratori regionali. A renderlo possibile è stata la firma dei Contratti di Servizio con le Regioni, sottoscritti per una durata di sei anni rinnovabili per altri sei, ossia per un periodo per la prima volta sufficiente a pianificare azioni di sviluppo e miglioramento dell’offerta e ad accedere alle necessarie linee di credito.

Alle parole sono seguiti i fatti: ad ottobre 2009 la commessa da 258 milioni di euro a Bombardier per 100 nuovi locomotori E 464, con l’opzione, confermata e annunciata oggi, per ulteriori 50 locomotori, poi l’aggiudicazione ad Ansaldo Breda della gara per 600 nuove carrozze a doppio piano, per un importo di 829 milioni di euro, adesso il lancio di questa nuova gara. Il tutto mentre continuano le attività di ammodernamento e restyling di altre 2550 carrozze regionali.

Due i lotti di questa gara, il primo riguarda 70 treni a media frequentazione e il secondo 20 treni ad alta frequentazione.

L’obiettivo è acquisire convogli sempre più rispondenti alle esigenze delle centinaia di migliaia di pendolari che ogni giorno viaggiano con Ferrovie dello Stato, lasciando alle imprese costruttrici ampia facoltà di individuare e presentare le soluzioni più idonee ad assicurare elevati livelli di comfort, efficienza, accessibilità, affidabilità e sicurezza.

Le uniche rilevanti indicazioni tecniche riguardano infatti la composizione “bloccata” dei convogli, che dovranno essere dotati di una cabina di guida ad entrambe le estremità, e quindi reversibili, avere tutte le carrozze intercomunicanti ed essere accoppiabili, fino ad un massimo di due.

Il bando, strutturato in modo da consentire la partecipazione del più ampio numero possibile di imprese costruttrici qualificate, prevede come criterio di aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con punteggi che premieranno maggiormente la qualità (60%), piuttosto che il prezzo (40%)

















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