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Città patrimonio dell’Unesco, la proposta Barbolini (PD)

Creazione di un Fondo nazionale per il recupero e la valorizzazione dei centri urbani dichiarati “patrimonio mondiale” dell’Unesco; agevolazioni fiscali per i privati che partecipano agli interventi di recupero e riqualificazione urbana. E’ quanto prevede il disegno di legge presentato, come primo firmatario, dal sen. Giuliano Barbolini.

“La proposta – spiega il parlamentare del Pd – si prefigge sostanzialmente due obiettivi: primo, l’adozione di politiche virtuose di riqualificazione e valorizzazione di centri urbani come quello di Modena, riconosciuti patrimonio dell’Unesco. In pratica la conservazione e il recupero del patrimonio edilizio; la rivitalizzazione culturale e turistica; il miglioramento degli arredi e dei servizi urbani; il consolidamento statico e antisismico degli edifici storici. Secondo obiettivo: favorire il concorso dei privati al recupero dei centri urbani, in particolare per quanto riguarda il risanamento, il recupero e il consolidamento del patrimonio edilizio”.

Il disegno di legge prevede la costituzione di un Fondo nazionale di 200 milioni per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013, al quale si affiancano una serie di agevolazioni a favore di soggetti privati per il recupero e la riqualificazione degli edifici nei centri storici, all’interno del perimetro urbano stabilito dal Comune. Sono previste detrazioni fiscali per i proprietari di immobili da ristrutturare e l’applicazione dell’IVA al 4 per cento sulle prestazioni di servizi e sull’acquisto di beni per interventi di recupero. Le detrazioni fiscali si applicano per un ammontare di spesa fino a 100 mila euro e per una quota – così recita il testo del ddl – “pari al 55 per cento degli importi rimasti a carico del contribuente, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo”.

“Si tratta di una proposta particolarmente significativa – commenta il sen. Barbolini – in questo momento di così scarsa attenzione ai temi della cultura e dei beni culturali. Anche in questo caso, ai fini di una rapida discussione del disegno di legge, decisivo sarà il sostegno di enti, associazioni e opinione pubblica, così da smuovere l’indifferenza, purtroppo scontata, di governo e maggioranza”.
















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