In occasione della Celebrazione di ieri 25 aprile, il presidente della Regione Vasco Errani e la presidente della Provincia Sonia Masini non hanno esitato a sfruttare l’avvenimento per fare bassa polemica contro il Governo italiano.
Da un lato la sinistra dichiara che il 25 aprile dovrebbe costituire un’occasione per esaltare i valori che uniscono gli italiani, anziché quelli che li dividono, dall’altro non perde occasione per essere faziosa e far propaganda politica a proprio favore, sfruttando spudoratamente ogni evento celebrativo e i pubblici denari che lo finanziano.
Dispiace anche constatare il buon reverendo Don Ciotti, che ha partecipato alla celebrazione del 25 aprile direttamente in Casa Cervi, non abbia esitato a vestire l’abito talare rosso-politico, per criticare la riforma della Giustizia. Forse ha dimneticato il Vangelo secondo san Luca quando nel discorso della montagna dice: non giudicate e non sarete giudicati
Per quel che riguarda l’Istituto Cervi, ringrazio la presidente Rossella Cantoni, per avermi ricordato che fra i soci finanziatori dell’Istituto stesso vi sono anche Enti pubblici amministrati dal centrodestra ed il Ministero della Cultura.
Non sono d’accordo con la signora Cantoni, circa il fatto l’Istituto risponda esclusivamente, anche in termini di bilanci e di operato, ai soci: finché infatti l’Istituto gode di finanziamenti pubblici deve rispondere anche alle Istituzioni ed agli Enti pubblici che lo finanziano.
Infine, per quanto riguarda l’astiosa polemica posta in essere dalla maestrina d’asilo dell’Idv, Liana Barbati, secondo la quale le mie critiche suscitano ilarità, vorrei far presente che a suscitare ilarità è semmai la sua “fulminante” carriera politica: Barbati è infatti passata dal socialismo libertario dello Psi al giustizialismo qualunquista e socialfascista di Di Pietro.
(Fabio Filippi cons. reg. pdl)