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Sciopero Cgil il 6 Maggio

Lo sciopero proclamato dalla Cgil per il 6 maggio con tutta probabilita’ portera’ disagi per i cittadini soprattutto sul fronte della scuola e della sanita’, ma anche in altri settori poiche’ lo ”stop” di quattro ore deciso dalla confederazione e’ stato esteso dalla maggioranza delle categorie all’intera giornata.

Lo sciopero e’ stato proclamato dalla sola Cgil e quindi appare improbabile che le scuole e gli uffici pubblici restino completamente chiusi, ma i disagi saranno comunque numerosi.

Ecco in sintesi, categoria per categoria la mappa della protesta:

– Pubblico impiego: lo sciopero sara’ per l’intera giornata anche a sostegno del rinnovo dei contratti del settore (bloccati dalla manovra estiva 2010 del Governo). Incroceranno le braccia oltre tre milioni di dipendenti tra insegnanti, ospedalieri, ministeriali e dipendenti degli enti locali. Sara’ possibile trovare la fila negli uffici pubblici, mentre negli ospedali saranno garantite le prestazioni essenziali ma potranno essere rinviate le visite ambulatoriali.

– Trasporti: si fermeranno per quattro ore i lavoratori aderenti alla Cgil dell’intero settore della mobilita’ (aerei, treni, navi e bus), con articolazioni diverse per settore e il rispetto delle fasce di garanzia. Il personale non addetto alla circolazione si ferma per otto ore.

– Banche: per i lavoratori del settore (circa 330.000) la Fisac-Cgil ha esteso lo sciopero all’intera giornata. Potranno quindi esserci disagi allo sportello.

– Commercio e turismo: nei due settori lavorano quasi tre milioni di dipendenti. I lavoratori aderenti alla Cgil sciopereranno per l’intera giornata anche per protesta contro l’accordo per il rinnovo del contratto firmato nei mesi scorsi solo da Cisl e Uil. Disagi potrebbero esserci nei centri commerciali.

– Edili: per l’edilizia, il legno e gli altri comparti delle costruzioni (circa 1,9 milioni di dipendenti) le ore di sciopero sono state estese a otto. In particolare la Fillea-Cgil vuole sottolineare la crisi in cui si trova il settore (250.000 posti persi con la crisi) e chiedere il rilancio degli investimenti pubblici.

– Metalmeccanici: anche per questo settore (circa 1,5 milioni di dipendenti) la Fiom-Cgil ha esteso la protesta a otto ore. L’impatto, come nel resto delle imprese industriali, sara’ chiaramente tutto concentrato sulle aziende mentre i cittadini non ne risentiranno.

– Poste e telecomunicazioni: otto ore per le poste (con rischio di fila per l’utente) e per l’intero comparto delle tlc (potrebbero esserci difficolta’ a parlare con gli operatori dei call center). Scioperano anche i lavoratori della Rai aderenti alla Cgil per l’intera giornata, ma anche i lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale, sempre per l’intera giornata, con il rischio chiusura per cinema e teatri.

– Resta lo sciopero di solo quattro ore per i lavoratori del settore alimentare, della chimica e del tessile, salvo che nelle regioni (ad esempio l’Emilia Romagna), i territori o i gruppi nei quali comunque la protesta e’ estesa a otto ore.

















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