(Adnkronos Salute) – Prenderà il via il 25 Aprile, l’edizione 2011 di ‘Trenta ore per la vita’, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che quest’anno sostiene il progetto ‘Otto minuti per la vita’ promosso dalla Croce Rossa Italiana. L’arresto cardiaco nel mondo occidentale colpisce centinaia di migliaia di persone l’anno, molte volte giovani, che se soccorse prontamente e in modo adeguato hanno buone probabilità di ripresa. Spesso, per salvare una vita basta intervenire rapidamente con poche e decisive manovre, facili da apprendere.
E’ necessario agire subito: chiamare il 118 e, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, mantenere le funzioni vitali con il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale e tentare di far ripartire il cuore, utilizzando il defibrillatore se disponibile. La campagna prevede una settimana di sensibilizzazione e di raccolta fondi all’interno dei palinsesti televisivi, radiofonici e multimediali della Rai dal 25 aprile al 1 maggio, per diffondere tra la popolazione la conoscenza delle pratiche di rianimazione cardio-polmonare in situazioni di emergenza e incrementare la disponibilità di attrezzature mediche salvavita nelle scuole statali e nelle strutture sportive pubbliche.
Dal 22 aprile al 9 maggio è attivo il numero solidale 45508, attraverso cui effettuare una donazione chiamando da telefono fisso o inviando un sms. Con i fondi raccolti ‘Trenta ore per la vita’ si impegna all’acquisto di defibrillatori semiautomatici esterni (Dae), mentre i volontari e gli operatori della Cri terranno corsi di formazione Bls-d Basic Life Support-Defibrillation) per il personale degli istituti beneficiari della raccolta e forniranno conoscenze essenziali sulle manovre da compiere in caso di arresto cardiaco e su come eseguire la defibrillazione precoce su adulti e bambini. “Questo progetto è davvero importante – ha affermato Lorella Cuccarini, testimonial dell’Associazione Trenta ore per la vita Onlus – Spesso, nei giovanissimi l’arresto cardiaco è dovuto a problemi cardiaci non ancora diagnosticati. Insieme a Croce Rossa Italiana vogliamo impegnarci a informare il pubblico sulle pratiche di rianimazione e a dotare quante più scuole e centri sportivi di defibrillatori, perché il cuore di tutti i nostri ragazzi continui a battere”.
“La Cri con tutti i suoi volontari e operatori – ha detto il direttore generale Patrizia Ravaioli – è orgogliosa di partecipare a questa importante iniziativa a fianco di ‘Trenta ore per la vita’. Un incremento del numero di defibrillatori può infatti salvare la vita di almeno il 30% delle persone colpite da arresto cardiaco. E’ fondamentale quindi sensibilizzare quanto più possibile l’opinione pubblica sull’utilità di conoscere le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore, un prezioso strumento che in pochi istanti può salvare vite umane”.L’edizione 2011, come di consueto, presenterà anche due progetti speciali.
‘Comaiuto’: una rete di servizi alle persone con esiti di coma e alle loro famiglie, presentato dall’Associazione ‘Gli amici di Luca’ di Bologna, per creare un servizio di affiancamento e accompagnamento a domicilio per famigliari e pazienti in stato vegetativo e con esiti di coma. E ‘Case famiglia Trenta ore per la vita’, per la realizzazione di residenze per i familiari e bambini in cura presso strutture ospedaliere, in analogia a quanto già realizzato con la ‘Casa Trenta ore per la vita’ di Pescara, inaugurata il 18 giugno 2009 e gestita dall’Agbe-Associazione genitori bambini emopatici.