“Quel che emerge dalle risposte dei commercianti coinvolti nell’indagine di Confesercenti, a mio avviso, è una visione pessimistica dovuta a uno stato di disagio vero e forte causato dal calo di attività dei negozi. Situazione che però, se si vuol fare un’analisi seria, non riguarda solo il Centro storico, ma tutti gli esercizi commerciali di Modena e provincia”.
L’assessore comunale alla Mobilità e al Centro storico Daniele Sitta commenta i risultati, pubblicati sulla stampa, dell’indagine realizzata da Confesercenti nel mese di febbraio, che ha coinvolto 255 dei 600 operatori del centro della città.
“Con 30 mila persone in cerca di lavoro o in cassa integrazione, non ci si può stupire se le famiglie spendono significativamente meno per lo shopping”, prosegue l’assessore. “Quando le entrate calano, i commercianti ne attribuiscono la causa a qualsiasi cosa, compreso ciò che non c’entra o che addirittura non c’è ancora, come il piano della sosta dopo l’apertura del Novi Park”.
Per l’assessore, “probabilmente i commercianti non conoscono veramente cosa prevede il piano. Confermo la totale disponibilità a discutere. Come ho fatto finora continuerò a partecipare a tutti gli incontri richiesti e ascolterò volentieri le proposte costruttive che arriveranno”.
Sitta sottolinea però che “dall’indagine emergono posizioni contraddittorie e frutto di pregiudizi non motivati e poco costruttivi”. Per quanto riguarda il Citypass l’assessore sottolinea che “rispetto a quando non c’era ancora il controllo elettronico degli accessi, le modalità di erogazione dei permessi di accesso a commercianti e artigiani sono state semplificate e sono state allargate le casistiche degli aventi diritto e degli orari di ingresso. Oggi – precisa – i permessi si possono infatti ottenere direttamente dalle associazioni di categoria o in via telematica, evitando code alla sede della Polizia municipale”. Per l’assessore quindi la situazione non può che essere migliorata, “a meno che non si ritenga che gli ingressi abusivi siano la risorsa sulla quale programmare il commercio del futuro”. Sulla pedonalizzazione di alcune vie del centro storico, Sitta osserva che “potrà essere contestata dai residenti, che si vedono eliminare qualche posteggio in Ztl, ma non dovrebbero dispiacersene i commercianti che avranno le vetrine libere dalle auto parcheggiate. Questa posizione mi sembra incredibile dal punto di vista delle strategie commerciali”. Anche la tariffazione che porta ad aumentare la rotazione dei parcheggi può dispiacere ad alcune categorie di cittadini, secondo l’assessore, “ma non ai commercianti, che vedono aumentare la possibilità per i loro clienti di trovare un posto libero”. Infine, sul Novi Park, “dopo aver chiesto per decenni più parcheggi, ora sembra che non vada bene la realizzazione della struttura più grande dell’Emilia-Romagna, che avrà tariffe più basse del 50% rispetto ai tanto decantati esempi di Parma e Bologna”, aggiunge Sitta.
“Credo che i problemi siano altri e temo non si vada da nessuna parte avvicinandosi alle novità e ai necessari cambiamenti sempre e solo con atteggiamento conservatore e pregiudizialmente critico”, sottolinea l’assessore, portando come esempio la negata disponibilità di oltre il 50% dei commercianti intervistati a modificare gli orari dopo l’apertura del Museo casa natale Ferrari. “Così non si va da nessuna parte; i commercianti continuano a lamentarsi e, allo stesso tempo, continuano a tener chiusi i negozi durante gli eventi che il Comune organizza, come ad esempio il Festival della filosofia”, prosegue Sitta. “A Parma, per la domenica delle Palme, senza nessun evento organizzato dall’Amministrazione i negozi sono rimasti aperti, a Modena la gente in centro c’è, ma trova i negozi chiusi”.
L’assessore conclude quindi con un appello: “Cerchiamo di fare ognuno la propria parte e rimbocchiamoci tutti le maniche, collaborando e lavorando insieme; noi ascoltando di più e migliorando la nostra azione, i commercianti smettendo di lamentarsi solamente e di chiedere tutto e il contrario di tutto”.