E’ stato approvato in Consiglio Comunale a Fiorano un ordine del giorno contro il taglio agli incentivi sulle energie rinnovabili presentato da Partito Democratico, Italia dei Valori, Fiorano al centro e da Innocenzo Capano del Gruppo Misto.
Riferendosi al decreto approvato dal Consiglio dei Ministri ed osservando che il mondo dell’impresa collegato direttamente al settore, uno dei pochi in forte crescita in questi ultimi anni, di fatto è entrato in una profonda crisi per le incertezze causate dal provvedimento, il documento sostiene che in un Paese che cambia continuamente le regole in corso d’opera non si può pensare di fare investimenti a lungo periodo, per competere in un mercato che chiede sempre più certezza del diritto e affidabilità dello stato. Si rischia di mettere in pericolo il posto di lavoro di circa 150.000 persone impiegate nel settore e di causare un mancato investimento in riduzione di CO2 che significherebbe un grosso danno in termini ambientali.
“Il decreto – sostiene l’ordine del giorno – colpirebbe anche il nostro territorio, si contano circa 53 milioni di euro in meno in provincia di Modena, nella quale investimenti e grandi impianti sono stati già bloccati e sospesi”. Vengono poi richiamati gli atti già assunti dal Comune di Fiorano: l’ordine del giorno contro l’utilizzo dell’energia nucleare approvato il 23 giugno 2010 in cui si invitava a pensare ad un futuro basato sullo sviluppo delle energie rinnovabili; l’adesione al patto dei sindaci, ratificata dall’approvazione dello schema di protocollo con la Provincia di Modena e l’agenzia per lo sviluppo sostenibile, tra i quali obiettivi c’è il raggiungimento del 20% di utilizzo di energia rinnovabile entro il 2020; un altro ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale, col quale si stigmatizzava la soppressione del 55% degli eco-incentivi in ambito edilizio e si invitava a ritenere la questione energetica come prioritaria.
Per questo il Consiglio Comunale chiede al Governo di rivedere questi tagli anche e soprattutto in un’ottica che ci deve vedere promotori di sviluppo e innovazione in ambito rinnovabile, come risorsa per il futuro; continuare con i tavoli di dialogo con le parti interessate al tema; evitare in futuro interventi che creano vuoti normativi e che introducano peggioramenti, di fatto retroattivi, delle condizioni di mercato, mettendo in discussione la certezza del diritto e l’affidabilità dello Stato; istituire al più presto il quarto conto energia in modo da poter permettere alle imprese di poter pianificare i loro investimenti, e di ripristinare il terzo conto energia almeno fino a fine anno; individuare forme di sostegno ai comuni aderenti al Patto dei Sindaci.
Al Sindaco e alla Giunta Comunale chiedono che si facciano promotori nelle loro possibilità di garantire a livello comunale incentivi e supporto a chi investe nelle energie rinnovabili, compreso chi si occupa di ricerca, soprattutto per quelle aziende che hanno già pianificazioni in essere, così da poter dare, anche in questo modo, piena attuazione al Patto dei Sindaci.