Più di cento persone, hanno affollato la sala conferenze del castello di Arceto martedì 19 aprile per l’ iniziativa ‘Beni monumentali nella Valle del Tresinaro: la cultura genera turismo, organizzata dall’associazione culturale e di promozione sociale puntavanti.
Durante la serata i diversi relatori (si allega Fly) si sono confrontati sulla tesi dell’associazione puntavanti secondo la quale l’elemento principale per favorire interesse turistico per la valle del Tresinaro e innanzitutto la crescita culturale delle persone che la abitano, la maturazione cioè da parte delle stesse della percezione del valore e della qualità del proprio territorio, troppo spesso dimenticati o considerata scontati.
Solo questo tipo di lavoro di alfabetizzazione culturale, nei cittadini, negli imprenditori e nelle comunità professionali operative con l’estero, potrà far aumentare in modo “virale” la potenzialità comunicativa di un sistema caratterizzato da ben 34 monumenti di rilevanza nazionale.
Solo su questa base partecipativa potranno poi innestarsi con successo altri fondamentali interventi, urbanistici, comunicativi, organizzativi; viceversa destinati a rimanere inefficaci.
I lavori sono stati aperti dal saluto del sindaco Mammi e dall’introduzione del presidente dell’associazione puntavanti Ferrari Gianluca. Entrambi hanno sottolineato come in una logica di spendibilià comunicativa sembrerebbe più opportuno parlare di valle del Tresinaro più che zona ceramica, “E come per il vino” , ha detto Gianluca Ferrari, “di un buon rosso si può dire che ha un profumo speziato con sentori di cannella o che è un rosso con tracce odorose di aldeide cinnamica; la sostanza è la stessa poichè l’aldeide cinnamica è la sostanza chimica responsabile de profumo speziato con sentori di cannella, ma l’effetto comunicativo è molto diverso”. Durante la serata è stato poi particolarmente apprezzato il concerto per voce e piano della soprano Arianna Alberici e della maestra Donata Paderni.