Dichiarazione del segretario provinciale Davide Baruffi: “Il Pd sostiene la mobilitazione delle istituzioni e sollecita la società civile a mobilitarsi.”
La notizia che un noto esponente dei casalesi, scontata la sua pena, possa ora trascorrere un lungo periodo di soggiorno obbligato nel nostro territorio ha giustamente sollevato allarme e timore nella comunità di Bomporo e non solo. L’iniziativa assunta dal sindaco Alberto Borghi e dai sindaci del distretto di Castelfranco in merito a questa possibile decisione della magistratura non è in alcun modo derubricabile ad un irresponsabile atteggiamento campanilistico, ma rappresenta la sacrosanta denuncia dei rischi che possono derivare da provvedimenti di questo genere.
Le presenze obbligate di esponenti della malavita già in passato hanno rappresentato un problema gravissimo rispetto all’infiltrazione mafiosa in questo territorio. Il rischio che in un momento tanto delicato per la nostra economia ciò possa vanificare gli sforzi compiti dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine per contrastare il radicamento di queste organizzazioni è quindi molto forte.
E’ indispensabile che l’appello degli amministratori locali non cada nel vuoto: tutte le istituzioni competenti debbono farsi carico di quanto denunciato dal sindaco di Bomporto e la sollecitazione a riunire tempestivamente il tavolo provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, prontamente raccolta dal sindaco Pighi e dal presidente Sabattini, va giustamente in questa direzione. Auspichiamo anche che l’iniziativa parlamentare del senatore Pd Giuliano Barbolini possa concorrere a fare luce sulla vicenda e a tenere alta l’attenzione dello Stato.
Non sono in discussione le prerogative e l’operato della magistratura, cui guardiamo con rispetto e che riteniamo anzi strumento essenziale della battaglia contro la criminalità organizzata. Ma sentiamo anche il dovere di denunciare come presenze di questo genere concorrano a radicare fenomeni inquietanti di malavita non più estranei alla provincia di Modena, che inquinano la vita economica e sociale di questa comunità.
L’iniziativa del 30 aprile a Sorbara lanciata dai sindaci del distretto in collaborazione con Avviso Pubblico può essere a questo punto un momento straordinario di mobilitazione e assunzione di consapevolezza per l’intera comunità provinciale. Saremo presenti come Partito Democratico e sollecitiamo tutte le forze politiche e sociali a unirsi alle istituzioni per manifestare questa tensione civica e democratica, al fine di tenere ben accesi i riflettori sulla vicenda specifica e sul problema più generale della presenza malavitosa nel nostro territorio.