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Soggiorno obbligato del camorrista a Bomporto, da Confapi pmi Modena la solidarietà al Comune

Le cronache di mercoledì 20 riportano due notizie che a nostro giudizio sono strettamente collegate: la prima riguarda il report dell’Osservatorio appalti provinciale, che mette in guardia rispetto ai tentativi delle organizzazioni malavitose di infiltrarsi nell’economia e segnatamente nel comparto edile; la seconda notizia è relativa alla possibilità che un riconosciuto camorrista, dopo il carcere, venga fatto obbligatoriamente risiedere nel comune di Bomporto.

Non possiamo che dirci fortemente preoccupati, in quanto questa eventualità ci sembra non tenere in gran conto i segnali che dicono di una certa permeabilità del nostro sistema rispetto alle infiltrazioni, tema che se forse, in passato, non è stato tenuto nel debito conto, oggi deve essere trattato con grande attenzione.

Si sa come funziona: prima o poi il boss riallaccia i nodi della sua rete, e in men che non si dica ci si trova alle prese con metastasi non più estirpabili.

Il problema delle infiltrazioni malavitose, lo diciamo ancora una volta, è fra i primi all’attenzione della nostra associazione, che anche in questa occasione ribadisce tutta la propria fattiva volontà di collaborare con le istituzioni per farvi fronte comune. Per questo esprimiamo tutto il nostro appoggio alla comunità di Bomporto nella sua azione di contrasto versoi questa malaugurata eventualità.

















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