Come noto slitta a domani, giovedì 21 aprile, l’arrivo previsto per oggi dei sette profughi del Nord Africa accolti nel modenese nell’ambito del Piano di accoglienza predisposto per questa prima fase dell’emergenza umanitaria: tre sono quelli destinati a Sassuolo (in un alloggio temporaneo messo a disposizione dal Comune), quattro nell’Area Nord a San Felice (al centro accoglienza di San Biagio gestito dall’associazione Il Porto).
Lo slittamento è dovuto «alla lentezza e all’incertezza delle assegnazioni che caratterizzano questa attività a livello nazionale» spiegano i responsabili della Protezione civile che sta coordinando questa parte del Piano di accoglienza nella cui prima fase nel modenese è prevista l’ospitalità di 230 profughi in strutture di alloggio individuate dai Servizi sociali dei Comuni con il supporto tecnico logistico, appunto, della Protezione civile: 61 nel distretto del capoluogo, 39 in quello di Sassuolo, 34 nei comuni del distretto di Carpi, 29 rispettivamente nei distretti di Mirandola e di Vignola, 24 in quello di Castelfranco Emilia e 14 in quello di Pavullo. I numeri sono stati definiti, con il coordinamento della Provincia, in proporzione alla popolazione residente in ciascun distretto.
Il Comune di Modena ha già in carico una trentina di immigrati presenti sul territorio con permesso di soggiorno temporaneo, mentre due dei dieci tunisini arrivati al centro di Cortile di Carpi sono ufficialmente usciti dal percorso di accoglienza e otto rimangono ancora in carico anche se alcuni di loro non risultano presenti.
Alla verifica dell’attuazione del Piano di accoglienza, nei suoi diversi aspetti gestionali, è dedicato l’appuntamento di domani, giovedì 21 aprile, della Cabina di regia regionale.
