Il portiere del Bologna e della Nazionale, Emiliano Viviano, è stato sentito come persona informata sui fatti dal procuratore aggiunto Valter Giovannini per la vicenda delle targhe auto di alcuni giocatori rossoblù associate a un permesso. ”Non posso parlare di niente”, ha detto all’uscita. Poi in Procura è arrivato il capitano Marco Di Vaio.
I magistrati bolognesi stanno indagando su presunte irregolarità nell’utilizzo dei permessi auto per i parcheggi e per transitare nella zona traffico limitato nel centro di Bologna.
Ieri i vigili urbani hanno rilevato che alle targhe delle auto di 8 giocatori del Bologna Calcio è stato associato un contrassegno handicap per l’accesso al centro storico. Sentiti dalla polizia municipale, alcuni giocatori hanno spiegato che il titolare del contrassegno è una persona realmente disabile che collabora con la società Bologna Calcio a cui i calciatori avrebbero dato dei passaggi. Gli accertamenti degli inquirenti sono volti ad accertare se le auto associate al contrassegno siano state utilizzate solo per trasportare questa persona invalida.