Il direttore generale del Policlinico di Modena, Stefano Cencetti, nel corso della seduta odierna, ha riferito alla Conferenza Territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena sulle azioni e i provvedimenti adottati per quanto riguarda il funzionamento del Laboratorio di Emodinamica del reparto di Cardiologia.
Sospensione degli interventi endovascolari extra-cardiaci in attesa della definizione di protocolli e percorsi da parte della Commissione cardiologica provinciale integrata con i chirurghi vascolari, coinvolgendo Azienda Usl e Hesperia Hospital; nomina del professor Rosario Rossi a nuovo coordinatore, in via temporanea, del Laboratorio di Emodinamica, che verrà configurato come Struttura Semplice Dipartimentale, con una propria autonomia gestionale rispetto alla Struttura Complessa di Cardiologia; monitoraggio mensile sulle azioni di miglioramento gestionale e organizzativo del Laboratorio; verifica, in collaborazione con la Cardiologia di Baggiovara, sulla fattibilità, i protocolli, le procedure, i percorsi per il mantenimento dell’attuale organizzazione dell’emodinamica nelle due sedi cittadine, proponendo alla Commissione cardiologica provinciale di anticipare riorganizzazioni coerentemente con quanto già indicato dai documenti tecnici per il nuovo Pal 2011-2013.
Sono i provvedimenti che il direttore generale del Policlinico, Stefano Cencetti, ha adottato nei giorni scorsi in base alle raccomandazioni inviate il 31 marzo scorso dall’assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti a seguito della verifica fatta dalla Commissione tecnica regionale sull’operato dell’Unità operativa di Cardiologia dell’Azienda Policlinico di Modena.
E’ stato lo stesso Cencetti ad illustrarli, martedì 19 aprile, all’ufficio di presidenza della Conferenza Territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena. Conferenza che ha assicurato il proprio “sostegno alle azioni intraprese dal direttore generale del Policlinico per rispondere alle indicazioni della Regione. C’erano delle criticità alle quali si è rapidamente data risposta, e soprattutto si è dato impulso al processo di integrazione tra le strutture delle due Aziende sanitarie, coerentemente con la pianificazione sanitaria e con l’obiettivo primario di aumentare la sicurezza per i pazienti”.
L’esecutivo della Conferenza sanitaria ha espresso, quindi, “condivisione per il modo in cui la direzione del Policlinico ha affrontato la situazione. Le scelte adottate, nel segno della discontinuità rispetto al passato, costituiscono una risposta efficace, in grado di ripristinare quel clima di fiducia e serenità indispensabile per gli operatori e per i pazienti”.
Nella sua relazione, Cencetti ha ricordato che “la verifica dei casi esaminati dalla Commissione tecnica regionale e gli ulteriori controlli effettuati su tutti i casi di decessi e trasferimenti in Cardiochirurgia nell’anno 2010 non hanno ravvisato in alcun caso chiari e motivati elementi di sospetto di reato e indicativi di malptractice”. Quindi ha illustrato alla Conferenza le azioni intraprese nelle ultime settimane relativamente alla gestione del consenso informato, la rilevazione delle informazioni sugli esiti degli interventi, la valutazione della qualità e la gestione del rischio.
Il direttore generale ha spiegato inoltre di aver avviato un provvedimento disciplinare a carico del professor Giuseppe Massimo Sangiorgi, avendo rilevato elementi di responsabilità per quanto riguarda “la tenuta non corretta della documentazione clinica, una strategia di intervento non condiviso in un approccio multisciplinare, la mancata condivisione di una valutazione del rapporto rischio-beneficio preliminare agli interventi praticati”.
Per quanto riguarda invece la responsabile della Struttura Complessa di Cardiologia, professoressa Maria Grazia Modena, la direzione generale del Policlinico ha rilevato “un eccessivo utilizzo della delega esercitata sul laboratorio di emodinamica per le scelte operative fatte dal coordinatore del laboratorio, senza una chiara imposizione dell’opportunità di un approccio multidisciplinare” e per la “carenza di dovute periodiche verifiche e controlli”.
Questi elementi – unitamente al richiamo scritto inviato dal direttore generale alla responsabile della Struttura Complessa di Cardiologia, e alla segnalazione al Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia sull’opportunità di attivare provvedimenti disciplinari nei suoi confronti – saranno analizzati all’interno del percorso di valutazione sull’operato svolto dalla professoressa Modena nell’ultimo quinquennio, percorso che si sta avviando proprio in questi in giorni in vista del rinnovo del contratto.
A questo scopo verrà insediato – come sempre accade in occasione dei contratti in scadenza dei primari – un apposito Gruppo di valutazione composto, d’intesa con la Regione, dal direttore sanitario del Policlinico e da due professionisti (un direttore di Dipartimento e un primario di Cardiologia) provenienti da altre Aziende.