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Diecimila piante nei giardini e nei parchi dei nidi e delle scuole d’infanzia di Reggio

Per aiutare la nostra città a essere ancora più verde, così come indicato anche dal Piano strutturale comunale che individua nell’ambiente un elemento strategico e strutturale dello sviluppo della città e della qualità della vita, l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune, di concerto con gli assessorati all’Educazione e alle Risorse del territorio, ha lanciato una campagna di piantumazione di alberi e arbusti nei giardini dei nidi e delle scuole della città che prevede la messa a dimora nei prossimi anni di diecimila piante, tra alberi e arbusti.

L’iniziativa – presentata stamattina dal sindaco Graziano Delrio nel parco del Nido Picasso e della Scuola d’infanzia Aquilone di Rivalta dove è avvenuta una nuova piantumazione di vari alberelli e arbusti – è nata da un’idea di Sergio Spaggiari (già direttore dell’Istituzione e oggi in pensione), è ispirata al motto “pianta un albero, cambierai il mondo” e ha portato nel corso dell’ultimo anno alla piantumazione di mille alberi in 12 parchi di nidi e scuole (nidi Bellelli, Iotti, Picasso, Rodari, Choreia e scuole d’infanzia Allende, Anna Frank, Balducci, Belvedere, La Villetta, Robinson, Aquilone).

“E’ un’idea coraggiosa e insolita, questa grande piantumazione. Ma noi ci crediamo molto, perché crediamo molto nell’importanza del verde, dell’ambiente e del suolo agricolo, come si può notare nel Piano strutturale comunale appena approvato. Il 76% del territorio comunale è agricolo, la città sarà circondata da una cintura verde costituita dai parchi lineari lungo i torrenti e dalle fasce boscate, dunque piantare alberi, addirittura migliaia di alberi, è una cosa molto buona e utile, ed è ancora più positiva perché fatta da bambini e adulti volontari”, ha detto Delrio rivolgendosi a bambini, genitori e nonni presenti al Picasso, con gli assessori all’Educazione Iuna Sassi, alle Risorse del territorio Ugo Ferrari, la presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia, Claudia Giudici e la direttrice Paola Cagliari, la pedagogista Elena Giacopini e l’ex direttore Spaggiari.

I bambini hanno poi accompagnato il sindaco a visitare le piantumazioni, annunciando che ai mille esemplari già messi a dimora, il prossimo anno se ne aggiungeranno altri duemila.

A seconda delle caratteristiche delle strutture è stato infatti messo a dimora un numero variabile di piante, da alcune decine fino a oltre 300, appartenenti a diverse specie autoctone. Obiettivo di questo progetto di integrazione e completamento del verde dei giardini e dei parchi delle scuole, oltre a migliorare la qualità ambientale e promuovere la vita all’aperto, è quello di aumentare la sensibilità verso il verde e di creare una coscienza ecologica corresponsabile tra generazioni diverse. Per questo nel progetto sono stati coinvolti oltre 150 genitori volontari che si sono prestati nelle operazioni di messa a dimora delle piante.

Piante e arbusti sono stati reperiti grazie alla collaborazione del servizio comunale Verde pubblico, delle guardie forestali e del circolo culturale “Un punto macrobiotico” di Reggio Emilia. Non solo Verde ha sponsorizzato la predisposizione di alcuni impianti di irrigazione.

Il progetto rientra in un più ampio percorso di educazione all’ambiente e al verde realizzato dai nidi e dalla scuole d’infanzia con i genitori che, nel corso dell’ultimo anno, ha portato alla realizzazione di atelier e incontri sul tema e a confronti con i progetti di “scuola nel bosco” diffusi nei paesi nord europei.

Da una conversazione tra bambini di 3 e 5 anni della scuola Robinson:

“Ci hanno portato degli alberi di pera e di salice che piange: sono alberini piccoli piccoli, alberi bambini… Li abbiamo piantati, abbiamo scavato un buco nella terra e poi abbiamo messo della terra nera come il cioccolato che è il loro mangiare… Poi li innaffiamo e li curiamo, gli diciamo delle paroline gentili cosi diventano alti e grandi”.

“Piantare gli alberi è importante, perché dopo fanno venire fuori la foresta e ci abitano gli animali. Gli alberi del parco fanno un girotondo. Sono messi in rotondo per fare più bella la scuola, per guardare cosa fanno i bambini”.

















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