mercoledì, 11 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaModena, i tagli della scuola in cifre: Bastico e Ghizzoni interrogano la...





Modena, i tagli della scuola in cifre: Bastico e Ghizzoni interrogano la Gelmini

L’ultimo a lanciare l’allarme è stato l’assessore regionale all’Istruzione Patrizio Bianchi: il taglio degli organici dei docenti, in Emilia-Romagna, non è sostenibile. Sulle gravissime difficoltà della scuola pubblica provocate dai tagli del governo intervengono oggi la sen. Mariangela Bastico e l’on. Manuela Ghizzoni che annunciano una nuova interrogazione al ministro Gelmini. «Le cifre parlano da sole: a Modena i docenti in meno sull’organico di diritto saranno 121, di cui 70 alle superiori, 42 alle medie e 11 alla primaria. Ci saranno 2 docenti in più solo nella scuola dell’infanzia, nonostante la richiesta di 16 posti aggiuntivi. Decisioni ingiustificate, soprattutto se si considera l’aumento della popolazione studentesca, con 382 alunni in più nelle superiori, 266 bambini e 7 classi nella scuola primaria. A fronte di tale dato i posti assegnati in organico di diritto sono, rispetto all’organico di fatto dell’anno scorso, 11 in meno.

Nella scuola media gli alunni crescono complessivamente di 421 unità, di cui 275 solo nelle classi prime, ma i posti assegnati in organico di diritto sono, rispetto all’organico dell’anno scorso, 42 in meno: una delle riduzioni più pesanti a livello regionale. Per la scuola superiore i posti assegnati in organico di diritto sono, rispetto all’organico di fatto dell’anno scorso, 70 in meno: il taglio più pesante in assoluto rispetto a tutte le altre province della Regione Emilia Romagna.

Chiediamo con forza, a tutela della qualità della scuola modenese, che ha già fatto tanto in termini di più’ efficace utilizzo delle risorse, che il Governo ascolti il grido d’allarme lanciato dagli enti locali e dal mondo della scuola. Riveda le sue politiche sull’istruzione, assegnando le risorse necessarie per assicurare alla scuola la possibilità di lavorare con serenità e garantire ai ragazzi adeguati livelli di apprendimento».

















Ultime notizie