Avuto notizia della morte di Mons. Rino Annovi, il sindaco Claudio Pistoni esprime alla Chiesa diocesana modenese, alla comunità parrocchiale fioranese e ai famigliari, la partecipazione dell’amministrazione comunale e di tutti i cittadini al loro dolore. Nato a Fiorano e a Fiorano cresciuto, pur chiamato all’impegnativo ruolo di cappellano prima e poi di arciprete del Duomo di Modena, Don Rino non ha mai smesso di sentirsi legato al suo paese e alla Beata Vergine del Castello, venerata nel nostro santuario. “Ha svolto un ruolo importante – ricorda Claudio Pistoni – per promuoverne il ruolo di santuario diocesano e per ottenere il riconoscimento della sua importanza religiosa, devozionale e storica attraverso il titolo di basilica minore. Affermava che un cristiano non può non ammirare e preoccuparsi della salvaguardia artistica del Santuario, perché se uno storico deve guardare con occhio vigile e scrupoloso il fatto, il cristiano deve cercare di andare oltre e scoprire ciò che è causa e motiva il fatto, scoprendo lo spirito che anima ed a volte ispira una struttura. Anche l’ultima volta che lo abbiamo avuto a Fiorano per una cerimonia, è stato nel dicembre scorso quando ha benedetto la chiesa di San Pietro a Cameazzo, al termine dei lavori di restauro, restituendo alla comunità un’altra importante testimonianza del passato e della nostra storia”.
“Vedremo con la parrocchia e con la diocesi – afferma ancora Pistoni – in che modo dare giusto rilievo all’opera svolta da Don Rino. Oggi prevale in tutti noi il cordoglio per la sua morte”.
Il parroco di Fiorano Don Giuseppe Albicini ha comunicato che oggi pomeriggio, domenica 10 aprile, alle ore 17.30, nel corso della Messa nella Basilica ci sarà un ricordo particolare di Don Rino; alle ore 19 verrà recitato il Rosario. La salma di Don Rino riposerà nel cimitero di Fiorano.
Immagine: don Rino Annovi con lui il parroco di Ubersetto Don Angelo Lovati (sorregge il libro)
