mercoledì, 1 Maggio 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomePoliticaMigranti, PSI: versione sassolese di "fura dal bali"





Migranti, PSI: versione sassolese di “fura dal bali”

Ancora in corso le riunioni, operative, tra il Ministro dell’Interno e i rappresentanti delle Regioni, fortemente contrari alle tendopoli nelle quali si vorrebbero concentrare i migranti provenienti dall’area del Maghreb ed in perfetta sintonia con il Ministro Bossi, la cui frase è transitata nella “storia”, il Sindaco di Sassuolo mette le mani avanti e fa conoscere il “suo pensiero“ attraverso una nota dove si dice “no“ ad una “eventuale tendopoli sul territorio sassolese“,……. “ polizia municipale in allerta….restrizioni preventive” !!!!

Ci saremmo dovuti fermare a “clandestini e sbandati“ al  “no“ a tendopoli come ribadito dalle regioni e legittimante annunciare, anche se non c’era bisogno di una ordinanza in linea con le legge Bossi-Fini, ma Il dibattito, come era prevedibile, aperto sulla rete e la quantità dei commenti ci da il quadro del pensiero della curva: “Grazie a sindaco e vice non saremo “ulteriormente” invasi dal momento che la presenza di immigrati da noi e’ già notevole………penso con orrore se ci fosse ancora Pattuzzi cosa sarebbe successo anche perché a lui di Sassuolo ben poco importava se non per lo stipendio da sindaco“.

Questo è uno delle tante esternazioni, apparsi a commento della nota di via Fenuzzi, a nostro avviso privi di buon senso e frutto della provocazione politica della istituzione, anche se a parole si dice che si vuole rendere Sassuolo una città civile, aperta al mondo e tollerante nel confronto politico ed istituzionale.

Chi sbarca a Lampedusa, sempre a nostro avviso, fugge la miseria, una larga parte la dittatura e la guerra anche se, ci rendiamo conto, che il tutto sta producendo un certo allarme sociale per possibili ingressi di terroristi, persone scappate dalle galere o dallo status incerto.

Anche noi come la maggioranza degli italiani non vogliono clandestini.

Un Sindaco, per i poteri delegati dalla normativa in vigore in una fase d’emergenza nazionale, e per il diritto internazionale, non dovrebbe parlare così ai suoi concittadini, non dovrebbe alimentare le divisioni ma si dovrebbe svestire dall’appartenenza politica e preparare la città, qualora necessitasse, a fare la propria parte in sintonia con le istituzioni centrali e periferiche in attesa di capire quali siano i clandestini o i migranti con status di rifugiati.

La quota di migranti assegnata alla Provincia di Modena potrebbe, in parte, essere spalmata, anche sul territorio sassolese a quel punto cosa facciamo ? Iniziamo a discutere “si“ o  “no“ come per la Moschea !

Diversamente si conferma solo la volontà di utilizzare cinicamente il dramma di tante persone al solo scopo di apparire duri e puri come se fossimo, ancora, in campagna elettorale.

(PSI Sassuolo)
















Ultime notizie