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Uova con diossina, Ausl: interventi di campionamento nella Bassa reggiana

In merito alle uova trovate positive per diossina nel mantovano, la Direzione dell’Azienda USL informa che il Servizio Veterinario effettuerà nei prossimi giorni un monitoraggio ambientale nei Comuni rivieraschi della bassa reggiana, attraverso il prelievo di uova in pollai rurali.

Saranno selezionati 14 pollai sul totale degli allevamenti familiari dichiarati dai privati e quindi censiti dal Servizio Veterinario, in funzione di alcuni fattori:

1. con galline detenute da almeno un anno

2. con galline alimentate con alimentazione prevalentemente locale

3. con animali che hanno accesso all’esterno.

Verranno quindi prelevate 12 uova per ognuno dei 14 allevamenti familiari selezionati nei Comuni di Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Reggiolo e Rolo (due pollai per Comune).

La numerosità campionaria è stimata in base a dati di significanza statistica. Questo campionamento consentirà di poter rilevare una contaminazione pari o superiore al 20% dei pollai presenti sui territori considerati.

Al momento del campionamento verrà compilato un questionario da parte del personale del Servizio Veterinario, per raccogliere i dati utili alla valutazione del rischio complessivo del pollaio oggetto di campionamento.

Preme dunque sottolineare come sia fondamentale che i privati cittadini possessori di un pollaio si attengano ad alcune norme preventive per non inquinare l’area di pascolo (razzolamento) delle galline. E’ quindi importante evitare la dispersione di oli di motore dei macchinari liberi nei cortili delle case, degli oli di frittura utilizzati in cucina, non disperdere teli in plastica frammentati da eventi atmosferici, ceneri.

Infine si raccomanda di non utilizzare rottami contenenti catrame o loro frammenti, come “fondo” dei pollai.

Si riportano di seguito alcune informazioni generali in merito ai controlli effettuati dal Servizio Veterinario dell’Azienda USL, secondo le indicazioni dei piani nazionali e regionali di controllo:

 I piani nazionali e regionali di controllo dei cosiddetti “residui” prevedono il campionamento di alimenti per la ricerca di sostanze indesiderate quali antibiotici, sostanze ad attività ormonale ed anti ormonale, micotossine, inquinanti tra cui i fitofarmaci, i pesticidi, i metalli pesanti e le diossine-pcb e pcb diossine simili. Nella provincia di Reggio Emilia nel 2010 sono stati effettuati 824 campionamenti su tutte le matrici alimentari di origine animale.

Di questi, 29 campioni sono stati analizzati per le diossine-pcb diossina simili e pcb, 20 i campioni per pesticidi e 47 per metalli pesanti. Le matrici indagate sono state uova, latte, carni (di cui 2 positivi per metalli pesanti da animali provenienti da fuori provincia) e mangimi.

 I piani nazionali e regionali di controllo sull’alimentazione animale prevedono invece il campionamento di mangimi destinati all’alimentazione animale per la ricerca di sostanze indesiderate quali antibiotici, OGM, micotossine, inquinanti tra cui i fitofarmaci, i pesticidi, i metalli pesanti e le diossine-pcb e pcb diossine simili, oltre a ricerche per frammenti ossei (rischio BSE) e Salmonelle.

Nel 2010 nella provincia di Reggio Emilia sono stati effettuati 225 campionamenti, di cui 10 per le diossine-pcb diossina simili e pcb e 16 per pesticidi e per metalli pesanti. Nessun positivo.

 Il piano regionale di controllo delle micotossine (aflatossine in particolare) prevede il campionamento per la ricerca di aflatossine nel latte fresco. Nel 2010 sono stati effettuati in provincia di Reggio Emilia 501 campionamenti sul latte fresco e 41 nei mangimi. E’ risultato positivo 1 solo campione di latte.

 Il piano regionale di controllo della radioattività prevede il campionamento per la ricerca di radioattività nel latte fresco. Nel 2010 nella provincia di Reggio Emilia sono stati effettuati 12 campionamenti sul latte fresco, 2 nel formaggio, 8 nelle carni e 2 nel foraggio. Nessun esito positivo.

L’Azienda USL provvederà ad informare sull’esito dei campionamenti non appena in possesso degli esiti degli esami di laboratorio da parte dell’Istituto Zooprofilattico e Sperimentale di Brescia.
















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